Calcio Femminile – Racco ’86 all’attacco sui recuperi: “A rischio l’incolumità delle ragazze”

La dirigenza biancorossa contro la calendarizzazione dei recuperi nel periodo invernale: "Rischiamo di farci male sia in viaggio che sul campo quando il campionato sta fermo per due mesi!"

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I recuperi infrasettimanali delle gare rinviate alla domenica: c’è cosa più discussa in ogni inverno di calcio dilettantistico?

Il fine novembre e l’avvio di dicembre decisamente all’insegna del maltempo hanno, infatti, colpito tutte le categorie maschili senza dimenticare anche quelle di calcio femminile che, nonostante la crescita del movimento, sono ancora molto penalizzate.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera giunta in redazione dalla dirigenza del Racco ’86, squadra militante nel campionato di Eccellenza Femminile, a margine dell’incontro disputato mercoledì sera a Borghetto Borbera sotto una fitta nevicata.

Non mancano le punzecchiature al Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta per la decisione di disputare questa gara in notturna con due mesi di pausa natalizia alle porte.

La scelta di giocare un campionato a 8 squadre, calendarizzato senza slegare il girone di andata da quello di ritorno, toglie appetibilità ad un campionato che risulta molto corto, rendendo vano qualsiasi movimento di mercato invernale. Mancano infatti soltanto 3 gare dal termine dell’annata 2019/2020.

Nonostante il campionato sia così scarno di appuntamenti, che permetterebbero però una sosta invernale Che scongiurerebbe grandi fatiche durante il periodo più rigido dell’inverno, la federazione sceglie di far giocare fino al 15 dicembre.

Oltre a ció, sceglie di far recuperare il match Borghetto Barbera – Racco 86 Women l’11 dicembre alle 20:30, mettendo così in condizione la squadra di Casa Savoia ad una trasferta infrasettimanale di 150 km con previsioni meteorologiche che gridavano neve da giorni.

E neve fu.

Ovviamente non solo le prestazioni di entrambe le compagini sono state molto condizionate dalla fitta nevicata, ma L incolumità della squadra ospite è stata anche messa a rischio durante il viaggio di rientro in pullman per via delle strade poco praticabili nella zona di Arquata Scrivia. Un mercoledì sera di dicembre 18 ragazze tra i 16 e i 27 anni che studiano e lavorano, si spostano a 150 km da casa per seguire la loro passione calcistica.

La federazione stabilisce, sancisce e sentenzia senza prendere in considerazione le variabili societarie, territoriali, meteorologiche e ovviamente finanziarie.

Essendo un recupero la società Racconigese aveva già fatto visita in quei del Borghetto per disputare la gara nella giornata prefissata originariamente, ma per alluvione tornò indietro. E non dimentichiamo che allora la società Racconigese fece diverse chiamate informative al Borghetto per capire se c’era la praticabilità del campo. Ovviamente senza ricevere risposte oneste riportarti l’impossibilità di giocare per allagamento.

Quindi mercoledì sera sospendere la partita ormai in corso, per tornare a disputarla una terza volta sarebbe stato insostenibile.

Quanto poco sarebbe bastato, da parte della federazione, fissare il recupero la settimana prima della ripresa, a febbraio, o contattare direttamente le compagini interessate per cercare un accordo comune, ma ciò avrebbe significato che gli addetti ai lavori avrebbero dovuto informarsi sul match, sulle sfidanti, e su tutti i particolari del caso.
Operazione decisamente più faticosa che scaldare una comoda poltrona.”