Sono arrivate le prime segnalazioni di addebiti del canone Rai da parte di consumatori ignari ed in buona fede che non credevano di dover pagare l’abbonamento alla televisione.
Un signore, ad esempio, aveva inviato fin da gennaio un’autocertificazione per dichiarare di non possedere alcuna tv. Una dichiarazione anticipata, fatta prima della predisposizione del modellino da parte dell’Agenzia delle entrate avvenuto il 24 marzo. Nella dichiarazione, però, pur mettendo tutti i dati anagrafici, indirizzo, numero del contratto di fornitura elettrica, dimentica di mettere il codice fiscale, il luogo e la data di nascita. Risultato: pur non avendo la tv ora deve pagare tutti i 100 del canone.
Un altro utente ci scrive: “dalla Rai mi era stato comunicato che avendo un’utenza di tipo D3 non residente non dovevo fare alcuna comunicazione. Oggi nella bolletta mi sono trovata addebitato il canone Rai, come mi devo comportare?”.
Nel frattempo stanno arrivando le bollette di altre imprese, ma nessuna di quelle finora pervenute riporta in prima pagina alcun riferimento al pagamento del canone Rai.
Nonostante debbano ricevere 14 milioni di euro per l’attuazione di quanto previsto nel decreto Mise, le imprese elettriche evidentemente hanno ritenuto troppo costoso modificare la prima pagina della fattura. Una mancanza di trasparenza che danneggia i consumatori. Giusto pagare le tasse, ma è giusto anche sapere che lo stiamo facendo” dichiara Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
Tra le migliori bollette finora segnalate dal consumatore, si fa per dire, quella di A2A. Ebbene anche in questo caso in prima pagina è scritto a caratteri cubitali (cfr bolletta sotto riportata): “Quanto devo pagare? – XXX euro – bolletta per i consumi – Dal….. al…….”. Peccato che non sia così. L’importo da pagare, infatti, non è relativo ai consumi, ma ai consumi + i 70 euro del canone Rai.
Per trovare l’importo di 70 euro bisogna, come sempre, andare nel rompicapo del riepilogo dei corrispettivi, la parte più tecnica della fattura che nessuno legge. Poi nelle istruzioni c’è (ecco perché è finora la migliore) la voce canone Rai. Ma anche in questo caso non si dice che nella fattura sono stati inseriti i 70 euro o cosa deve fare il consumatore per contestare il pagamento, ossia le cose che servono, ma c’è un lungo messaggio dalla dubbia utilità e di non facile comprensione: “I dati personali raccolti per la fornitura dell’energia elettrica sono utilizzati, in base alla tipologia di cliente domestico, anche ai fini dell’individuazione dell’intestatario del canone di abbonamento e del relativo addebito contestuale alla bolletta, che, in caso di cliente domestico residente con potenza impegnata fino a 3 kW (tariffa D2 della spesa per il trasporto e la gestione del contatore), avverrà senza ulteriori verifiche sulla residenza.
Per maggiori informazioni è disponibile sul nostro sito la pagina https://www.a2aenergia.eu/canonerai