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L’ex capitano del Busca Calcio, Kevin Sacco, ha visto in parte ridotta la squalifica che lo avrebbe visto fermo fino al 28 febbraio 2017, a seguito dei “fattacci” accaduti al termine di Busca-Dogliani, valida per i playout di Prima Categoria, nel corso dei quali il direttore di gara era stato costretto ad interrompere la gara per le proteste dei buschesi dopo aver assegnato un rigore agli ospiti nel corso dei tempi supplementari.
Questa la parte centrale del comunicato emesso ieri, giovedì 21 luglio, dalla Lega Nazionale Dilettanti:
“I reclamanti impugnano il provvedimento con il quale il G.S. ha inflitto al giocatore SACCO Kevin la squalifica sino al 28.2.2017.
Il provvedimento del G.S. merita di essere riformato in punto sanzione in quanto eccessiva rispetto alle condotte di cui si sarebbe reso responsabile il SACCO.
Dal rapporto arbitrale non è dato comprendere con certezza se le condotte addebitate al SACCO dal G.S. si siano verificate nei termini ivi descritti.
Quanto accaduto al direttore di gara in occasione della gara ad opera dei giocatori del Busca è gravissimo e non ha nulla a che vedere con lo sport. E’ stato un momento di assoluta inciviltà i cui protagonisti (i compagni del SACCO) sono stati giustamente e pesantemente sanzionati; quello che però non pare chiaro è cosa abbia realmente fatto il SACCO. Questi, all’udienza dell’8.7.0216 innanzi questa Corte, si è difeso spiegando che il suo intervento proprio perché capitano era finalizzato a proteggere il direttore di gara
dall’aggressione dei suoi compagni e la concitazione degli eventi potrebbe avere portato l’arbitro a fraintenderne le intenzioni.
La versione del SACCO appare complessivamente credibile anche se non del tutto: è verosimile ritenere che questi in un primo momento abbia reagito in maniera scorretta alla decisione arbitrale causa delle successive incivili reazioni dei compagni, limitandosi però alla “sola” aggressione verbale, ed in un secondo momento abbia effettivamente rimediato cercando di mettere in sicurezza
il direttore di gara. Per tale comportamento questa Corte ritiene il SACCO meritevole di sanzione ancorchè non nei termini stabiliti dal G.S. la cui decisione va dunque riformata.
P.Q.M.
La Corte Sportiva d’Appello dichiara di ridurre la sanzione inflitta a SACCOA Kevin infliggendogli la squalifica sino al 30.9.2016. Nulla dispone in ordine alla tassa di reclamo che non risulta versata.”
Redazione Sportiva Ideawebtv.it
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