Marco Grimaldi (Sel): “Fiat, quanto manchi alle nostre tasse”

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La famiglia Agnelli lascia definitivamente l’Italia. Exor, la holding a capo di Fca, Ferrari, Cnh e Partner Re, insieme ad altre attività, e la Giovanni Agnelli e C. Sapaz, cassaforte della dinastia torinese e detentrice del 52,99% della finanziaria, trasferiscono la sede in Olanda, destinazione paradiso. Fiscale.

 

La finanziaria segue le controllate Fca e Cnhi, ma a differenza loro che hanno sede legale ad Amsterdam e fiscale a Londra, la holding porterà tutto nei Paesi Bassi. Questione di Brexit.  Dal punto di vista fiscale, il trasferimento in Olanda garantisce comunque di azzerare la tassazione sulle plusvalenze, che in Italia sono invece tassate sul 5 per cento. Un guadagno notevole per una holding che della plusvalenza fa il suo core business e che sposta capitali di notevoli dimensioni.

“Vengono meno così” – ha detto il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino – “anche gli ultimi legami finanziari fra la famiglia Agnelli e Torino”. Ha ragione il Presidente, ma questo è solo l’ultimo atto.

 

Purtroppo da molti anni ormai la politica osserva inerme la fuga di imprese che cambiano la propria sede legale o che spostano la sede operativa. Movimenti e traslochi leggeri che hanno spesso un unico scopo: l’approdo in nuove sedi, spesso vuote, per pagare meno tasse possibile e spostare i profitti in Paesi a fiscalità privilegiata. Come hanno scritto molti analisti, questo si fa soprattutto attraverso il transfer pricing legato agli elementi intangibili d’impresa, quali marchi e brevetti, o a vendite fatturate direttamente da Paesi terzi rispetto a quello in cui la cosiddetta “branch occulta” opera.

“Spostare – di nuovo – le tasse di impresa all’estero e cercare di ridurre l’onore tributario sulle rendite finanziare è un gesto che si ripercuote negativamente su tutto il sistema produttivo. Sono gli investimenti in ricerca e produzione a generare fiducia, non certo le fughe all’inglese” ha dichiarato Marco Grimaldi, il capogruppo di SEL alla Regione Piemonte.

“Fca sostiene che, da quando ha spostato la sede fiscale in Olanda nel 2013, l’occupazione e l’attività negli stabilimenti italiani siano cresciute” – ha concluso Grimaldi – “ma come mai, allora, Fca da anni (diversi anni) versa un’aliquota IRAP equivalente a € 0, dichiarando un valore della produzione negativo?”

 

c.s.