Si chiamano Waly ed Ibrahima, sono di origine senegalese e hanno rispettivamente 25 e 31 anni: da alcune settimane li potete incontrare ai campi Valeo, a lavorare (sodo) per contribuire a fare più bello ed accogliente il “quartier generale” della Monregale calcio. Che, dal punto di vista pratico, è uno degli obiettivi primari che la nuova società si è data in questo primo mese di lavoro.
Waly ed Ibrahima sono due profughi in attesa del riconoscimento dello status di rifugiati, ospitati a Mondovì nell’ambito del progetto “Emergenza sbarchi” tramite la Cooperativa “Cascina Martello” di Briaglia, con la collaborazione del Comune di Mondovì. Tramite l’iniziativa “Rifugiati in rete” – spiegano da “Cascina Martello”- sette cooperative del territorio hanno aderito ad una “Carta dei servizi”, un progetto di accoglienza innovativo di carattere non solo assistenziale: ai 25 ospiti viene offerta la possibilità di studiare l’italiano e di integrarsi anche attraverso lo svolgimento di attività lavorative.
Proprio come sta accadendo per Waly ed Ibrahima, che stanno dando una consistente “mano” per lo svolgimento della notevolissima mole di lavoro che quotidianamente c’è da svolgere ai campi Valeo. «Anche grazie al loro aiuto – ha evidenziato Igor Bertone, vice presidente della Monregale calcio, in un’intervista al TG3 regionale andata in onda sabato 30 luglio alle 19,30, nell’ambito di un servizio sull’iniziativa di accoglienza – gli oltre 300 bambini e ragazzi che si iscrivono alla Monregale potranno giocare e divertirsi in un ambiente sicuro e pulito». L’adesione della Monregale al progetto, fortemente voluta dal direttivo, rappresenta l’attenzione che il sodalizio monregalese ha per il sociale, e verso l’apertura al territorio, anche andando oltre il mondo del calcio.
c.s.