Albese-Valle Varaita. Il derby cuneese di ieri ha premiato i langaroli nel girone C di Promozione, ma la sensazione è che di questo match ci ricorderemo a lungo, e non per quanto visto in campo.
Ora di gioco ad Alba. L’Albese, ancora bloccata sull’1-1 dall’ottima matricola di Giordana, ci prova da fuori, ma Reinaudo respinge. Il resto lo racconta ai nostri microfoni di Ideawebtv.it Albino Spada, Direttore Sportivo del Valle Varaita, che parla a nome dell’intera società: “Dopo la parata il nostro giovane portiere è rimasto a terra ed ha iniziato ad urlare per il dolore. Si era fratturato tibia e perone, come poi confermato in ospedale, e chiunque se ne sarebbe accorto, perchè la gamba era completamente ruotata. Chiunque avrebbe fermato il gioco. E invece? Invece il direttore di gara, Nicolò Verdese, ha lasciato correre e i nostri avversari hanno trovato il gol. Attenzione, però, non un gol normale: l’Albese, con il nostro portiere a terra, ha calciato una prima volta e, vistosi ribattuto il primo tiro, a ribadito a rete con Di Marco”.
Una situazione che ha mandato su tutte le furie la società di Costigliole: “Si riassume con un’unica parola quanto accaduto: vergogna. Vergogna in primis per quanto fatto dal direttore di gara, inadeguato e inadatto per saper gestire una situazione di quel tipo, che non ha fermato il gioco e, una volta capita la gravità della situazione, si è limitato a trincerarsi dietro un “la scelta di fermare il gioco è a totale discrezione dell’arbitro”. Un atteggiamento raccapricciante, tenendo anche conto del fatto che subito dopo è servita l’ambulanza per stabilizzare l’arto di Reinaudo e portarlo d’urgenza in ospedale”.
Non solo l’arbitro, però: “E’ una vergogna anche quanto fatto dall’Albese. Hanno dimostrato che avevano un unico interesse: segnare, per vincere un’altra partita e mettere la competizione sempre al primo posto, nonostante una situazione drammatica. Se questi sono i valori che la società Albese sdogana sui campi del Piemonte, preferiamo tenercene lontani. Con certe società preferiamo non dover competere. Anzi, piuttosto preferiamo fare un altro sport. Avrebbero potuto redimersi da quei dieci secondi di follia, e invece nulla, nemmeno per un attimo hanno pensato a un modo per farci rientrare in partita e per far capire a tutti che avevano sbagliato e se ne erano resi conto”.
Valle Varaita su tutte le furie, insomma: “Che dire, siamo indignati. Questi sono i fatti, e sono sotto gli occhi di tutti. Speriamo che tutti possano rendersi conto della forza valoriale degli attori in gioco: del Valle Varaita, del direttore di gara e dell’Albese”.
Restando alla mera cronaca, Reinaudo sarà operato: per lui dai 6 ai 10 mesi di stop.