Più che una gara, un raduno: l’occasione per riunire i volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (e tutti i corpi italiani e internazionali che si occupano di soccorso in montagna) e gli appassionati di montagna intorno alle splendide pendici innevate del Monte Mondolè, Provincia di Cuneo, in una due giorni di festa a base di neve e un po’ di sana competizione.
Si chiama Winter Rescue Race, la prima gara di soccorso alpino invernale che si svolgerà ad Artesina (Cn) il 6 e 7 marzo 2020. Organizzata dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese con l’obiettivo di concentrare l’attenzione di tutti gli appassionati di montagna sulla prevenzione degli incidenti in inverno, sarà soprattutto una festa per osservare all’opera i soccorritori più preparati d’Italia, per esercitarsi con le più avanzate tecniche di sicurezza e autosoccorso e per godere di una splendida giornata in montagna con gli sci ai piedi o le gambe sotto il tavolo.
L’evento si aprirà venerdì 6 marzo al GalaPalace di Frabosa Sottana (Cn) con l’arrivo delle squadre, l’aperitivo di benvenuto e il briefing tecnico sulla gara del giorno successivo.
La gara
Il fuoco alle polveri verrà dato sabato 7 marzo alle 8.30 direttamente dall’arrivo delle piste da sci di Artesina Alta dove è fissata la partenza e il traguardo della prima edizione della Winter Rescue Race.
Una gara di scialpinismo riservata ai soccorritori di montagna organizzati in squadre da 3 componenti come le unità di base quando si parte per un’operazione di soccorso. Il percorso prevede complessivamente un dislivello di 1300 metri. Si parte con una prima salita sci ai piedi prevalentemente fuoripista e un tratto tecnico calzando ramponi e piccozza fino alla cima del Monte Mondolè a 2382 metri di quota. Dopo il cambio d’assetto per la discesa inizia un tratto sciistico ripido e tecnico che condurrà gli atleti alla Sella Bozano e a un salto di roccia da superare in corda doppia. Rimessi ai piedi gli sci, si prosegue in discesa fino a un nuovo cambio di assetto da cui si riprende a salire per circa 300 metri di dislivello fino alla Punta Porker dove inizia l’ultima discesa. Ma prima di tagliare il traguardo, le squadre dovranno inserire un componente all’interno del toboga e condurlo in sicurezza all’arrivo, proprio come se si trattasse di un intervento reale.
L’ultima prova tecnica sarà la ricerca in valanga con l’utilizzo di pala, sonda e Artva (apparecchio per la ricerca del travolto in valanga). Dopo il traguardo un componente della squadra verrà sottoposto a una simulazione di ricerca in valanga a tempo che andrà a sommarsi al risultato della gara stabilendo la classifica finale.
Il pubblico
La competizione si potrà facilmente seguire dal traguardo dove sarà allestito il villaggio degli sponsor e dove lo speaker ufficiale fornirà aggiornamenti e informazioni sull’andamento della corsa. Tuttavia i principali tratti del percorso saranno facilmente accessibili grazie agli impianti e alle piste da sci del comprensorio Artesina – Mondolè Ski che ospita con entusiasmo l’appuntamento. D’altronde il territorio è particolarmente vocato per la pratica dello scialpinismo come testimoniato dall’organizzazione dei Campionati Mondiali nel 2007 e della Coppa del Mondo nel 2017.
Dopo la fine della gara, al traguardo sarà possibile consumare il pranzo del soccorritore gomito a gomito con gli atleti e visitare gli stand degli sponsor. Gli appassionati e il pubblico potranno osservare dimostrazioni di tecniche di soccorso e potranno cimentarsi nella ricerca del travolto in valanga direttamente presso i campi allestiti per la corsa. La festa proseguirà tutto il pomeriggio con la premiazione, musica e animazioni per tutti.
cs