Lotta al lavoro nero: multe e sanzioni per quattro attività a Cuneo, Centallo e Dogliani

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo, agli ordini del maresciallo Dario Scarcia, hanno svolto nei giorni scorsi varie ispezioni e controlli tesi a prevenire e contrastare il fenomeno del “lavoro nero” in alcuni locali pubblici cuneesi.

 

In particolare l’attenzione dei militari dell’Arma si è concentrata su quattro attività operanti rispettivamente a Cuneo, Centallo e Dogliani dove sono stati scoperti complessivamente 3 lavoratori in nero con la conseguente sospensione dell’attività, altre violazioni alle norme sul lavoro e contestate in totale sanzioni per 17mila euro.

 

A Cuneo, in un bar, i militari hanno scoperto che, su un totale di 5 dipendenti 3 non risultavano affatto assunti e quindi lavoravano in “nero”. A carico della donna titolare dell’esercizio è stata elevata una sanzione da 11mila euro ed i carabinieri hanno adottato il provvedimento di immediata sospensione dell’attività imprenditoriale. Il bar potrà riaprire solo ad avvenuto pagamento della multa e dopo avere regolarizzato la posizione lavorativa/contribuiva dei propri tre dipendenti che operavano in “nero”.

 

A Centallo invece carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, in collaborazione con i militari dell’Arma della locale Stazione, hanno accertato che all’interno di night club era installato e funzionante un impianto di videosorveglianza, atto a controllare anche l’attività lavorativa che ivi si svolgeva, senza che fossero state rilasciate le necessarie autorizzazioni dagli enti preposti. Inoltre, i dipendenti del locale non erano stati sottoposti alle previste visite sanitarie che debbono sostenere tutti i lavoratori notturni. Il titolare del locale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo per la prima violazione di natura penale mentre, per la seconda violazione accertata, gli è stata comminata una sanzione da 2.500,00 euro.

 

A Dogliani infine i militari hanno accertato, durante lo svolgimento di una manifestazione pubblica all’aperto regolarmente autorizzata in paese, che due società operanti nel settore del catering e ristorazione, rispettivamente una con sede a Cherasco e Torino, si erano scambiati vicendevolmente ma illegalmente i propri dipendenti che servivano agli avventori cibi e bevande. La norma infatti vieta l’illecita somministrazione ed utilizzo della “forza lavoro” tra imprese diverse. In questo caso ai due titolari delle attività i carabinieri hanno contestato sanzioni per complessivi 3.500,00 euro.

 

c.s.

Immagine di repertorio