L’emergenza Coronavirus ferma, ancora una volta, larga parte dello sport su tutto il territorio nazionale. A poche ore dall’inizio delle gare previste per oggi, domenica 8 marzo, è arrivato lo stop, da parte della Lega Volley Femminile, dei campionati di Serie A1 e A2, non senza, però, polemiche, soprattutto per quanto concerne le tempistiche e le modalità: “Agiamo con senso di responsabilità nei confronti delle atlete e degli staff delle nostre squadre – ha affermato Mauro Fabris, presidente di Lega -. Dispiace solamente che autorità politiche e sportive che hanno più responsabilità di noi abbiano generato una situazione non chiara che ha causato solo caos e paure. Scrivere, come fa il Governo, che si può disputare gli eventi sportivi a porte chiuse ma contemporaneamente limitare la mobilità dentro e fuori le cosiddette ‘zone rosse’, è qualcosa di assolutamente incomprensibile. Se poi il Ministro dello Sport va in tv a dire che chi si ostina a giocare “non rappresenta più i valori morali”, tutto ciò risulta veramente troppo“.
Grande amarezza anche in casa Bosca S.Bernardo Cuneo: le biancorosse di coach Pistola infatti, per la seconda volta consecutiva, dopo Conegliano, sono costrette a rientrare alla base, affrontando un nuovo viaggio a vuoto. Società, staff ed atlete hanno espresso la propria amarezza attraverso la pagina ufficiale di Facebook, con un polemico applauso per quanto sta avvenendo.
“E dopo Conegliano (1070 km), torniamo senza aver giocato nemmeno a Jesi (1290 km). Siamo squadre e staff di Serie A1 o pacchi postali? Ora avremo sette ore di viaggio per trovare una risposta a questa domanda…”