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Nel gennaio di quest’anno, il parroco della “Chiesa di San Michele Arcangelo” aveva segnalato, ai carabinieri della Stazione Carabinieri di San Michele Mondovì, la sparizione del danaro contante dalla cassetta delle offerte dei fedeli che, ad un più attento esame, risultava forzata.
I militari, compiuti i primi accertamenti di rito sul luogo del reato, hanno così iniziato a ricostruire l’accaduto avvalendosi di alcune testimonianze rilasciate da alcuni fedeli frequentatori del luogo di culto e dei filmati delle telecamere poste lungo la strada che conduce alla chiesa.
Gli indizi raccolti hanno permesso di focalizzare l’attenzione su un personaggio, noto alle Forze dell’Ordine – un 48enne italiano residente nel cuneese – ed i successivi approfondimenti hanno consentito di raccogliere ulteriori elementi in base ai quali è stata accertata la responsabilità dello stesso quale autore del reato.
L’uomo è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria pe il reato di furto aggravato e sono tuttora in corso ulteriori verifiche volte ad appurare la sua responsabilità in episodi criminosi analoghi perpetrati in altre chiese e luoghi sacri di questa provincia.
