L’ANALISI: Coronavirus in Piemonte, crescita dei casi in calo ma preoccupa il numero di decessi

0
1224

Il Coronavirus in Piemonte ha drammaticamente compiuto pochi giorni fa un mese di vita.

Risale allo scorso 22 febbraio, infatti, la notizia del primo caso di contagio in terra sabauda, poi seguito a stretto giro di ruota da altri due (smentiti dal secondo tampone), in una costante escalation.

Riguardandosi alle spalle, per valutare le tendenze attuali e capire se il veramente il Covid-19 sta tirando il freno a mano grazie ai nostri comportamenti “attenti”, ci consente di capire che sì, il virus sta rallentando, ma è lontano dall’essere sconfitto.

Analizzando gli ultimi 21 giorni, dal 4 (data del primo decesso dichiarato) al 25 marzo, si evince come la curva di crescita dei contagi sia in costante crescita, seppur con una tendenza meno drastica del picco, vissuto attorno al 18-20 marzo.

Erano 97 i casi i 4 marzo in Piemonte, mille tondi alla sera del 14 marzo, poco più di 3mila cinque giorni dopo (19 marzo), 5mila dopo altri quattro giorni (23 marzo) e sono oggi 6.500 (dato delle ore 12 del 26 marzo). Insomma, i contagi si sono sestuplicati in poco più di dieci giorni.

Se si considera invece la crescita giornaliera, si può iniziare a sperare, ma non è ancora tempo di tirare un vero sospiro di sollievo. Il picco si è raggiunto proprio nei giorni scorsi: nel solo 24 marzo si registrarono 673 nuovi casi, dopo aver vissuto una crescita costante di casi giornalieri a partire dal 20 marzo.

Ieri, la prima inversione di tendenza: 426 casi in più (quasi 250 in meno, in termini di crescita, rispetto al giorno precedente). Già oggi, però, le prospettive sembrano diverse e si assisterà forse ad un nuovo aumento, visto che alle 12 i casi in più rispetto al 25 marzo erano già quasi 400.

Sono dati comunque molto alti di crescita giornaliera, lontani da quelli delle prime settimane, in cui si contavano sulle dita di una mano, o forse due.

Infine, a spaventare è la curva dei decessi giornalieri: sono 499 complessivamente ad oggi, più del doppio rispetto a soli sei giorni fa. In Piemonte muore un contagiato ogni 13, pari al 7,63% dei casi. Un dato alto e significativo, che spaventa, soprattutto considerato l’incremento degli ultimi giorni.

Chiaro, la curva dei decessi non è paragonabile a quella dei contagi, ma era un fatto auspicabile ed immaginabile. Resta ora da capire se il rapporto nuovi decessi-nuovi contagi continuerà a crescere o se si arresterà, con una contemporanea riduzione delle morti, accompagnata da un calo della diffusione del virus.

Con le tendenze di oggi, raggiunti i 14.000 casi, i morti da piangere per la regione sabauda sarebbero già mille. E questo dato non è drammaticamente impossibile. Insomma, siamo lontani da poter tirare un sospiro di sollievo.