In questo periodo così complicato, tante sono le emozioni che possono toccare le persone. Dall’ansia alla paura all’angoscia per l’emergenza sanitaria; dalla rabbia all’ira per le privazioni cui siamo costretti. E poi ci sono tutte le emozioni conseguenti a ciò, derivanti dalla convivenza coatta con i familiari con cui si abita. Se prima si passava solitamente la cena e la sera insieme ai propri cari, ora invece si deve fare i conti con le proprie relazioni H 24.
Inizialmente, questo momento poteva essere l’occasione per potenziare quella comunicazione e quelle relazioni familiari che prima, nelle corse frenetiche quotidiane, si erano trascurate. Dopo diversi giorni, ed in quelle famiglie in cui le relazioni scricchiolavano già prima della pandemia, la convivenza forzata può portare a contrasti esplosivi dovuti a problemi comunicativi preesistenti: discutere in momenti non appropriati, addossarsi l’un l’altro colpe e responsabilità, non essere capaci di ascoltare.
Per tutte le famiglie le novità della didattica a distanza, i tempi di uso della tecnologia in giornate in cui è annullato lo sport e l’attività all’aperto, la conciliazione dello smart working con i tempi della famiglia possono rendere difficile la vita di ragazzi e genitori. Senza contare a tutte tutte quelle persone che vivevano fragilità emotive già in precedenza alle restrizioni, e che ora si trovano a vivere nell’isolamento sociale. L’emergenza sanitaria è allo stesso tempo un’emergenza psicologica.
Per questo motivo le psicologhe dell’Associazione Hakuna Matata di Fossano, che da anni si occupa di sportelli d’ascolto nelle scuole e sostegno alla genitorialità, ha aderito al progetto dell’Ordine Nazionale degli Psicologi #psicologionline che mette a disposizione un primo colloquio di teleconsulto gratuito. La consulenza psicologica infatti non si è interrotta, ma continua in differita tramite consulenze via Skype o videochiamata Whatsapp. Per maggiori informazioni o per prenotare un colloquio è possibile contattare i numeri 340 5538201 o 380 3074783 oppure scrivere all’indirizzo [email protected]