Carovane di cavalli dal classico mantello tutto nero sono in movimento, dai pascoli dove hanno trascorso l’estate allo stato brado, per calare su Dronero.
Nella capitale della valle Maira li attende la Mostra nazionale del cavallo di Merens (da venerdì 16 a domenica 18 settembre), giunta alla 12esima edizione.
La rassegna è promossa dall’omonima associazione allevatori presieduta da Fabrizio Bagnis assieme all’Arap che gestisce il libro genealogico italiano della razza.
Indicato per il turismo equestre, il Merens risulta eccezionale per il trekking in montagna. Morello e con folti crini, è un compagno ideale di ottimo carattere e grande resistenza, con spiccata attitudine al lavoro sui terreni impervi.
Doti che derivano dai suoi natali sulle terre alte (è originario del paese di Merens, nel dipartimento dell’Ariége sui Pirenei francesi) e di una rigorosa selezione iniziata nel 1908.
Nel dronerese è attiva una delle colonie di Merens più importanti d’Italia.
Qui, nella scia di Fortunato Bonelli e dei fratelli Belliardo, è nata una scuola di cavalieri, anche al femminile, che si sta facendo onore.
In agosto Campiun de Roquebrune, maschio intero di quattro anni, allevato e selezionato personalmente da Sandro ed Ivano Belliardo, e condotto dalla giovane amazzone Gloria Isaia, ha affrontato in maniera esemplare le prove di dressage, cross-country, lavoro alla longia e dressage alla carrozza.
Il binomio ha concluso la gara con uno strepitoso punteggio di 160 punti (superando ampiamente i 145 previsti per il buon esito del concorso), sbaragliando la concorrenza e ricevendo i complimenti della giuria francese.
Infine, è arrivato anche il titolo di “Vice Champion Espoir Junior”, assegnato a Campiun come secondo maschio più rappresentativo della razza Merens.
Non è un exploit episodico. Già lo scorso anno i fratelli Belliardo, insieme a Gloria, erano riusciti a far approvare un altro Merens, Balos de Luco, proveniente dall’allevamento di Cecco Dematteis di Rore in valle Varaita, sempre con risultati straordinari.
Questi nuovi stalloni Made in Italy piacciono molto Oltralpe. Negli ultimi anni alcuni dei Merens nati e approvati in Italia sono stati richiesti dallo Sherpa France, dagli Haras Nationaux e dai migliori allevamenti francesi per effettuare le stagioni di monta.
Fino al 2002 il Libro genealogico del cavallo di Merens italiano è stato gestito dall’associazione per delega degli Haras; dal 2003 il compito è stato demandato all’Apa di Cuneo, per passare ora in capo all’Arap nel ridisegno in chiave regionale del sistema allevatoriale piemontese.
In Francia il libro genealogico è gestito dallo S.H.E.R.P.A. (Syndacat Hippique Éleveurs Race Pirenéenne Ariégeoise) insieme agli Haras Nationaux, settore del Ministero Dell’Agricoltura che si occupa degli equini.
Ed ecco il programma della tre giorni dronerese.
Venerdì 16 transumanza dalla valle Varaita, nel pomeriggio arrivo e sistemazione dei soggetti in mostra, cena per gli allevatori.
Sabato 17 dalle 8,30 concorso di selezione dei soggetti di uno, due e tre anni, maschi e femmine; alle 14 inizio selezione delle fattrici junior, senior, senza puledro e non in produzione.
Alle 17,30 concorso 3 anni montati e in serata alle 21 la spettacolare sfilata di cavalieri e carrozze per le vie di Dronero.
Domenica 18 dalle 8,30 proseguono le selezioni delle fattrici, a seguire il concorso dei soggetti da utilizzo 7° Memorial Erik Ghibaudo.
Alle 14,30 il concorso di attacchi, quindi la presentazione degli stalloni e la premiazione dei vincitori, con dimostrazioni di utilizzo. Alle 18 l’estrazione della lotteria.