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Si è conclusa con al Teatro Toselli di Cuneo la giornata in Provincia Granda del premier Matteo Renzi: il Primo Ministro ha portato avanti la campagna referendaria per il Sì alla Riforma Costituzionale.
Un tour che ha colpito fortemente il Presidente del Consiglio, che ha avuto modo di visitare ed inaugurare la scuola antisismica di Bagnolo Piemonte ed il nuovo Polo Scolastico di Mondovì, ma anche alcune fra le eccellenze economiche di questa terra come, per esempio, la Ferrero di Alba, la Merlo di Castelletto Stura e “La Granda” di Genola: “Oggi sono fuggito dalle chiacchere romane e mi sono coltivato una giornata, qui in provincia di Cuneo, per la quale vorrei ringraziarvi. Siamo partiti dalle scuole, di Bagnolo e Mondovì, due scuole molto belle e che danno un messaggio: l’Italia ha un futuro se rimette al centro la scuola, gli studenti, la capacità educativa. Poi mi sono tuffato nella realtà industriale della vostra provincia, numero 1 nell’export agroalimentare: non potevo che iniziare con la Ferrero, ma poi “La Granda”, la Venchi (con la quale abbiamo preso l’impegno dell’apertura del nuovo capannone) e la Merlo. E penso anche al vostro vino, che ha un mercato ancora aperto che è straordinario“.
Poi si è passati all’argomento primario dell’incontro, i motivi del “Sì” alla Riforma Costituzionale: “E’ troppo facile dire sempre di NO. Se vogliamo far sì che l’Italia sia più forte, bisogna semplificarla: noi abbiamo fatto una Riforma della Costituzione che andrà alla decisione dei cittadini. E vorrei chiarire delle cose: non è una riforma che riguarda la legge elettorale ed i poteri del Presidente del Consiglio (quelle provarono a farle Berlusconi e D’Alema), che rimane con stessi poteri e responsabilità. Abbiamo sparecchiato tutto. Questi sono i veri cinque punti: superamento bicameralismo paritario, riduzione numero dei parlamentari, contenimento costi funzioni delle istituzioni, soppressione del CNEL e la revisione titolo V della Costituzione“.
Battute, frecciate a Grillo e Di Maio (“Se ci paragona al Cile di Pinochet, offende la Repubblica Italiana“) ed una citazione finale ad Einaudi (“La democrazia è la vittoria di un’opinione, chiaritasi dominante, sulle altre“): Renzi ha così salutato con affetto e con un canonico “W Cuneo” i presenti e l’intera Granda, per un’intera giornata al centro della scena politica italiana. E con un messaggio forte: “Non bisogna aver paura di cambiare, del futuro“.
GUARDA LA FOTOGALLERY, a cura di Edward Pellegrino:
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EP – Redazione Ideawebtv.it
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