I giorni dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sono anche storie: racconti, sensazioni, gesti, pezzi di vita di persone che un giorno potranno dire “io c’ero, ed ero in prima linea, con quello che ho potuto fare”.
Se è vero che il tempo è un gran signore, lo scorrere dei mesi e degli anni renderà probabilmente merito ai tanti che, in queste settimane, hanno potuto (e voluto) mettersi a disposizione della propria collettività: prendendosi un certo grado di rischio di fronte a un male che -per ora- non lascia nessuno potenzialmente immune, ma anche coniugando in prima persona il verbo “servire”. Persone, con l’iniziale maiuscola: sindaci, amministratori, ma anche gente “normale” che ha voluto essere presente con i propri minuti e mezzi, e con la propria esperienza. Così in Italia, così nel Roero.
Abbiamo allora cercato di fermarlo, questo tempo: fissandolo nei pensieri e nelle testimonianze raccolte a caldo, spesso in corso d’opera, di alcune di queste forze in campo. Per andare oltre le -sempre utilissime, fondamentali- comunicazioni ufficiali, cercando stavolta di entrare per qualche istante in questa nuova quotidianità che il Coronavirus ha generato. E che, si spera, possa essere superata dalla rinnovata normalità: questo, ovviamente, non dipende da nessuno di noi.
Ma con le buone intenzioni, i buoni atti, e la buona cronaca, si può già ragionare sulle basi per l’avvenire.
BALDISSERO D’ALBA – Una risorsa in più: gli ambulanti
Per un paese privo di negozi, all’epoca del virus Covid-19 poteva essere difficile pensare a un “vero” a autonomo meccanismo di spesa a domicilio. Ma Baldissero d’Alba, a quanto pare, ci sta riuscendo: coniugando emergenza ed economia a chilometri zero, grazie ad un fronte impensato come quello dei produttori agricoli e degli ambulanti che abbondano in qualità nel paese dei Colonna.
A nome di tutto il sistema, parla il primo cittadino Michele Lusso: «Siamo riusciti a organizzare tutto, grazie alla disponibilità di questo settore e dei suoi esponenti: pressoché impossibilitati a muoversi per fare i mercati, ora questi commercianti si sono ritrovati con il tempo e la voglia di dedicarsi a questo tipo di servizio, e tutti li ringraziamo. Non ci manca nulla, abbiamo tutto in paese, basta ricordarcelo: e possiamo agire nell’ottica fondamentale di “non uscire”, né di casa, né dal paese. In questo momento non abbiamo casi positivi»: forse, il fatto di essere una realtà tranquilla può tornare anche utile, in questi casi.
(Paolo Destefanis)