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Genola: le misure economiche messe in campo dal Comune per fronteggiare l’emergenza CoronaVirus

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Il Comune di Genola andrà ad approvare a fine mese il bilancio di previsione 2020 con alcuni importanti punti per andare incontro alle difficoltà economiche della popolazione causate dall’emergenza Covid-19.

Nel periodo tra dicembre e febbraio era stata predisposta una bozza di bilancio che prevedeva un incremento delle entrate da Irpef, necessario per coprire soprattutto i costi derivanti dalla previsione di nuove assunzioni e per far fronte all’ennesima diminuzione di entrate, determinata dalla riforma dell’Imu e dalla contrazione del Fondo di Solidarietà statale. Negli ultimi giorni, alla luce dell’emergenza sanitaria ed economica, è stata elaborata una profonda revisione del bilancio che non prevederà alcun aumento per i contribuenti, ma rimanderà alcune scelte necessarie che l’amministrazione comunale aveva previsto per l’anno in corso.

L’Irpef rimarrà stabile (come da 8 anni a questa parte) allo 0,55% confermandosi una delle aliquote più basse tra i comuni simili a Genola in rapporto alla popolazione e alla spesa corrente. Riguardo la nuova Imu (fusione Imu+Tasi) non sarà altro che il risultato dell’accorpamento delle precedenti aliquote. Paradossalmente però, se non cambierà l’attuale norma contenuta nell’ultima Legge di Bilancio dello Stato, questa fusione porterà ad un mancato introito di circa 25000€ rispetto all’anno scorso.

Il pagamento dell’imposta sulla pubblicità (in riscossione a maggio) verrà rimandato. Tutti i pagamenti già effettuati dalle famiglie per servizi scolastici ed extra-scolastici verranno compensati o restituiti in misura proporzionale al periodo in cui non si è usufruito del servizio. Verranno, inoltre, potenziate le rateizzazioni di qualsivoglia tributo comunale per i soggetti in difficoltà.

Tutte queste scelte sono state assunte per senso di responsabilità” commenta il primo cittadino Flavio Gastaldi, “ma non possiamo negare che per chiudere questo bilancio abbiamo dovuto rinunciare, per esempio, all’assunzione di un cantoniere/autista scuolabus prevista quest’anno in sostituzione del compianto Beppe Bracco. È vero che abbiamo un esercito di volontari encomiabile, ma non possiamo pretendere che si sostituisca a un cantoniere in maniera strutturale.

Se a questo aggiungiamo che i trasferimenti dallo Stato centrale, solo nell’ultimo anno, sono calati di circa 11mila euro (negli ultimi 5 anni di 42mila) ed è otto anni che le entrate correnti non vengono riparametrate, capite il grande lavoro che è stato fatto dall’assessore Biondi, dal consigliere Piumatti e dal ragionier Giletta per far quadrare tutti i conti e non far gravare i tagli imposti al Comune sulle spalle dei cittadini in un particolare momento come questo“.

BaNNER
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