Il coronavirus non ferma l’attività dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, che si prepara a vivere la seconda sessione di laurea a distanza. Discuteranno la loro tesi 21 studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale da Italia, Israele, Nigeria e Svezia.
Nel rispetto delle misure precauzionali imposte dall’emergenza Covid-19, la sessione si terrà in modalità telematica, con i laureandi che saranno in collegamento da casa. Il giorno fissato è per venerdì 24 aprile: come da programma le commissioni di laurea si collegano con i relatori e controrelatori e ovviamente con gli studenti, quindi si procede con la sessione.
Gli studenti che concludono il ciclo triennale sono 10 e provengono da Italia, Israele, Nigeria e Svezia. Ecco i loro nomi e l’indicazione della città o del Paese di provenienza: Susanna Danieli da Bra; Dominica Diribe Nkechinyere da Sant’Angelo in Vado (Pu) ma di origine nigeriana; Gianmaria Giorgio Fasce da Milano; Alessio Giadrossi da Trieste; Francesco Grandi da Firenze; Vittoria Favari da Milano; Philip Linander dalla Svezia; Edoardo Maria Polimeni da Reggio Calabria; Federico Seregni da Milano; May Siri da Israele. Gli studenti che concludono il ciclo magistrale sono 11 e provengono tutti dall’Italia. Si tratta di: Elisa Pasquero Elia da Alba; Anna Claudia Cecconi da Perugia; Lucrezia Chierico da Travacò Siccomario (Pv); Giuseppe Frascone da Castel di Sangro (Aq); Filippo Peretti Cucchi da Novara; Cecilia Rosi da Milano; Federica Scavarda da Saluggia (Vc); Veronica Silipigni da Rescaldina (Mi); Simona Bucci da Ruvo di Puglia (Ba); Beatrice Fulcheris da Sandigliano (Bi); Claudia Kröll da Chienes (Bz). L’eterogeneità dei laureandi, che di fatto provengono da ogni parte del mondo, conferma la crescente autorevolezza dell’Università nata nel contesto di Slow Food.