Coldiretti, forte della sua ampia base di iscritti, ha da subito raccolto tutte le istanze degli addetti ai lavori, presentando con chiarezza le richieste del settore primario alla politica per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Liquidità immediata per quei comparti che sono stati del tutto bloccati dalle restrizioni e rapida attivazione di una rete istituzionale per garantire la presenza di lavoratori stagionali: sono queste le principali necessità evidenziate dall’organizzazione. Tra gli altri temi messi sul tavolo, rivestono un ruolo cruciale la gestione della fauna selvatica, frenata dalle restrizioni sugli spostamenti, il calo dei prezzi dei prodotti agricoli, la siccità, solo in parte oscurata dalle ultime piogge, e l’annullamento di eventi fondamentali per la commercializzazione dei prodotti agricoli (su tutti, “Vinitaly 2020”). Non sono poi mancate azioni dirette: dalla distribuzione di pasti e prodotti agricoli di Campagna Amica nelle ultime settimane alla creazione della piattaforma online “Jobincountry”, autorizzata dal Ministero del Lavoro, che consente a tutti coloro i quali sono interessati a lavorare nei campi di candidarsi, rendendo così più diretto il dialogo con le aziende agricole.