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“Se sarà possibile, penso che sia giusto provare a partire”. E’ questo il pensiero sul campionato di pallapugno di Federico Raviola, capitano dell’Acqua San Bernardo Spumanti Bosca Cuneo. Al momento, naturalmente, è tutto fermo. Il campionato avrebbe dovuto prendere il via la domenica di Pasqua: ieri, giovedì 23 aprile, si è tenuta una riunione a distanza tra i capitani delle squadre. “La volontà emersa è quella di provare a partire con la stagione, quando si potrà cominciare e rispettando tutte le misure di sicurezza – spiega Raviola -. A differenza di altri sport, la nostra stagione doveva ancora partire ed è molto lunga. Inoltre noi giochiamo all’aperto, in un campo grande in cui ci sono pochi giocatori e quasi mai c’è contatto fisico: credo che le restrizioni possano essere rispettate. Certo, c’è da capire la situazione economica non facile di alcune società e poi c’è la questione che riguarda i presidenti, che avrebbero la responsabilità, anche penale, di farci scendere in campo. Da questo punto di vista stiamo valutando la possibilità per noi giocatori di assumerci questa responsabilità, liberando così i presidenti. Secondo me è giusto provare a partire, anche se al momento ci sono problemi più importanti ed è difficile fare previsioni”.
Intanto Federico trascorre questo periodo a casa, come tutti, cercando di allenarsi come può: “Abbiamo un programma personalizzato che ci ha dato il nostro preparatore. Certo, non abbiamo a disposizione tanti attrezzi e soprattutto non possiamo allenarci con la palla, ma attraverso videoconferenze quasi quotidiane riusciamo a svolgere esercitazioni tutti insieme. Cosa mi manca di più? Il campo, la partita, ma soprattutto il contatto con i compagni e con la squadra, che sono la cosa più bella dello sport”.
