Ospedale di Verduno, la Lega di Bra risponde ad Ugo Minini: “Chi ci ha lasciato una sanità regionale così sguarnita?”

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Stupisce molto il cambio di rotta parlando dell’ospedale di Verduno da parte dell’ex segretario del PD. Sempre lo stesso scrivente il 24 febbraio dichiarava di non starci alla chiusura del paese, ma bensì pronto ad accettare rischi. Per poi forse rinsavire sul tema qualche giorno dopo con altre dichiarazioni. Il medesimo scrivente forse ancora oggi non si rende conto dell’emergenza pandemica riguardante il mondo e il nostro territorio.

Questa premessa sottolinea come le azioni svolte sul nostro territorio in merito agli Ospedali di Bra, Alba e quello nuovo di Verduno sono state tutte effettuate esclusivamente per combattere e arginare l’epidemia che equivale a dire SALVARE VITE UMANE. Certamente come gruppo consiliare Lega concordiamo, come già espresso anche nelle sedi istituzionali, che l’Ospedale di Verduno dovrà diventare, come da programmi, il nostro ospedale unico del territorio con tutte le sue funzioni di eccellenza.

Comprendiamo però che questo dovrà essere effettuato in modo graduale e attento. Anche perché (speriamo di no) potrebbe verificarsi un’ondata di ritorno nel periodo autunno/inverno e pertanto dobbiamo avere la consapevolezza di essere preparati con tutti i mezzi sanitari: terapie intensive (già raddoppiate sul territorio regionale per volontà della Regione Piemonte, da inizio crisi), sub intensive (addirittura triplicate), laboratori analisi (decuplicati, da 2 a 20) necessari.

E proprio su questo punto, vorremmo far notare allo scrivente della lettera quanto sia stato fatto in tal senso in queste concitate settimane ed in fase di piena emergenza, da parte della Regione Piemonte, come da numeri sopra. Sicuramente come gruppo consiliare Lega non possiamo che essere d’accordo sul passaggio dei vari servizi dei nosocomi di Alba e Bra sull’ospedale Ferrero di Verduno. Ribadiamo però, che data la situazione emergenziale ancora in atto questo comporterà probabilmente qualche ritardo e difficoltà che sono inevitabili e dovranno essere tollerate dal territorio. Sempre come gruppo consiliare Lega, senza strillarlo con comunicati o lettere varie, ci siamo già attivati da tempo per chiedere che il trasloco avvenga in condizioni di sicurezza e sempre garantendo tutti i servizi,cercando quanto più di rispettare i tempi.

Prendiamo atto della conclusione del (forse) ex segretario del PD braidese “dopo tanti sacrifici che Bra ha dovuto subire in questi anni, credo che un’attenzione di questo tipo ci sia in qualche modo dovuta” e ci domandiamo: negli ultimi cinque anni al governo regionale chi c’era e chi ha lasciato una sanità regionale cosi sguarnita?

f.to Consiglieri Comunali braidesi del gruppo Lega – Salvini Premier