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Anche la Valle Po, così come altri posti d’Italia, ha preso parte, ieri sera, martedì 28 aprile, alla manifestazione di protesta silenziosa, diffusasi sui social, contro il prolungamento del lockdown per molte attività commerciali, quali ristoranti, bar, e centri di bellezza.
Il “Monviso Cafè” di Rifreddo, fa sentire la propria voce, attraverso i coniugi Sandro e Danila, i quali non percepiscono entrate economiche, da quasi due mesi, e alla notizia del prolungamento del lockdown, e delle misure necessarie per la riapertura dell’attività, non ci stanno.
“Consegnerò al comune le chiavi della mia attività, a titolo simbolico, e spero che le consegnino sul tavolo del governo, vengano i vari tecnici a pagare le nostre tasse, come noi abbiamo sempre fatto“.
Queste le parole di Sandro, che in maniera pacata e amareggiata cerca di esprimere le motivazioni del suo dissenso a questa situazione drammatica.
