Il Cuneo esce a testa alta dalla Coppa Italia 2016/17. Il ko di oggi pomeriggio ai rigori contro il Chieri ha lasciato buone sensazioni ed un pizzico di rammarico per alcuni episodi che, maturati con modalità differenti, avrebbero potuto cambiare il corso degli eventi. Concetti e sensazioni espressi chiaramente dalle parole di mister Fabio Fraschetti al termine dell’incontro.
“Diciamo che la squadra ha giocato in maniera diversa da sempre – commenta il tecnico biancorosso – Abbiamo giocato con il rombo, con Orofino a sostegno dalle due punte, portando Rizzo sulla linea dei centrocampisti. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita, cercando di fare le cose di cui avevamo parlato sia lunedì che martedì pur rischiando a volte di concedere qualcosa all’avversario che pressava molto. Abbiamo creato molto al cospetto di una squadra che schierava i tre attaccanti titolari e qualche riserva. Loro con il turnover forte? Io rispondo dicendo che rispetto a domenica avevo cinque giocatori diversi dal primo minuto, quindi non vedo perché per il Cuneo si debbano fare valutazioni diverse. Abbiamo ruotato molto, facendo fare minutaggio a Cotroneo che non era mai riuscito a fare un’ora di partita, che è andato in difficoltà ad inizio secondo tempo perché era stanco e perché di fronte aveva un giocatore di livello come Messias. I sostituiti, De Sena e Orofino, sono usciti perché uno era stanco e l’altro mi aveva già dato ottime risposte e quindi ho preferito preservarlo per domenica. Nel primo tempo ho visto ciò che volevo vedere, abbiamo faticato di più nella ripresa, cosa anche normale visto il nostro notevole dispendio nervoso in questa fase”.
Buone sensazioni miste ad un pizzico di rammarico per l’andamento del match: “Nel dubbio in questa fase nulla ci gira bene, come nel caso del gol annullato a D’Antoni a pochi istanti dalla fine. In questo momento anche un passaggio del turno, cosa più o meno effimera, per noi sarebbe stata tanta roba, vista la difficoltà nell’uscire con il sorriso sulle labbra che stiamo vivendo in questo periodo. L’entusiasmo deve maturare a prescindere dai risultati ed in funzione di ciò che facciamo in campo”.
Ultime considerazioni sul nuovo 4-3-1-2 messo in mostra al “Paschiero”: “Continueremo a lavorare su quel modulo, cercando di migliorarlo ancora. Abbiamo giocato un precampionato contro squadre non di livello, di categoria inferiore o Primavera, cosa che ci aveva impedito di evidenziare i nostri limiti. Nelle partite ufficiali giocate fin qui abbiamo cambiato tanto, cambiamenti che mi hanno permesso di fare valutazioni precise: questa squadra deve giocare con tre centrocampisti e due attaccanti per non perdere pericolosità in attacco. Spero di avere trovato la quadratura del cerchio: la squadra ha creato tanto, quindi le sensazioni, in funzione del primo tempo, sono positive. Le risposte del gruppo avute oggi sono state positive e credo che da queste possiamo trarre benefici”.
Carlo Cerutti