Sembra un ritornello che si ripete domenica dopo domenica, ma quel che è peggio è che sono sempre parole amare quelle che escono.
Il Bra perde anche a Chieri, quinta sconfitta consecutiva, e lo fa al termine di una gara nella quale non ha demeritato, ha creato più di un grattacapo ai quotati avversari senza però capitalizzare quanto creato, ed allora i chieresi dopo aver ringraziato, sono passati due volte nella ripresa portando a casa l’intera posta in palio “Il Bra con il Chieri ha fatto la partita che doveva fare – il pensiero a fine gara di Fabrizio Daidola – purtroppo quando non capitalizzi le occasioni che crei, è quasi scontato che gli avversari ti puniscano. Oggi non abbiamo fatto male, ma manchiamo sempre di qualche cosa, un po’ in fase difensiva, un po’ in fase conclusiva. Dispiace perché sino al loro gol avevamo fatto anche bene, sfiorando il vantaggio nel primo tempo con Montante e poi con Barale, che ha avuto la palla per cambiare il volto della gara e l’ha tirata addosso al portiere. Purtroppo quando non riesci a passare poi sopraggiunge la paura e gli avversari ti fanno male”.
Poi una nota ulteriormente amara contro un arbitraggio che, dopo la condotta discutibile di sette gironi fa nella gara persa con l’Inveruno, si è rivelato ancora una volta ostile nei confronti dei colori giallorossi “Sarà per la nostra posizione di classifica, ma in queste partite gli arbitri non ci stanno dando una mano – continua – Mi sono alterato perché a fine primo tempo, contropiede 4 contro 2 a venti metri dalla porta l’arbitro non può fischiare la fine, come non ho proprio capito il rigore fischiato al Chieri. Purtroppo la condotta dell’arbitro ci ha penalizzato, con decisioni assurde”