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«Il mio amico pneumologo Giuseppe Galeasso mi ha fatto riflettere sulla fase 2 dell’emergenza sanitaria e su quanto essa possa essere un passaggio delicato per molte famiglie che si trovano in una condizione di particolare disagio», spiega Guido Harari, che poi aggiunge: «Così, insieme al collega Paolo Ranzani, abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto. Abbiamo avvicinato Ugi Onlus e la Città della salute e della scienza di Torino, scoprendo che stavano creando un fondo straordinario Covid-19 che sarebbe servito proprio per dare un aiuto alle famiglie in difficoltà.
Abbiamo perciò contattato tutta la nostra rete di colleghi e siamo arrivati a mettere insieme “Photo action per Torino”, con 107 fotografi italiani e internazionali che a titolo gratuito hanno messo a disposizione del progetto una loro immagine stampata in un’edizione “fine art” in dimensione A4, proposta per l’occasione alla cifra di 100 euro».
L’iniziativa ha una durata di 20 giorni, un lasso di tempo volutamente ridotto perché, come spiega ancora il fotografo albese d’adozione «Abbiamo visto che questo tipo di operazione funziona in uno spazio temporale molto concentrato. Se si diluisce la durata anche la risposta si diluisce allo stesso modo». Domenica 24 maggio termina la possibilità di assicurarsi una o più foto inedite tramite il progetto.
Chi è interessato può ancora visitare il sito www.photoactionpertorino.org, visionare le foto presenti e, nel caso, acquistarne una o più copie. Cosa che nelle prime settimane è stata fatta da molti, visto che finora sono stati raccolti oltre 40.000 euro. «Tra questi 107 fotografi», conclude Guido, ci sono nomi molto famosi e artisti meno conosciuti, ma altrettanto interessanti. L’idea, infatti, è anche quella di creare un’occasione per far scoprire al pubblico nuovi talenti».
