22 maggio 2020, ovvero il primo ipotetico “giorno zero” per il calcio dilettantistico nazionale.
Oggi la LND si riunirà e, alla presenza di tutti i comitati regionali, proverà a definire il proprio futuro, alla luce della decisione del Consiglio Federale FIGC di mercoledì di porre definitivamente fine alla stagione 2019/2020.
Che cosa c’è in ballo? Tanto, tantissimo, perché nelle ultime settimane (di fatto dal 9 marzo scorso) si sono fatte mille supposizioni: promozioni, classifiche avulse, zero retrocessioni, creazione di nuove categorie, annullamento del campionato.
Tutto è stato ipotizzato ma nulla di concreto è stato deciso, con le società che hanno dovuto iniziare a programmare il 2020/2021 senza sapere in molti casi che cosa le attenderà.
Chi ascolterà con attenzione cosa uscirà dalla riunione nazionale? Ovviamente tutti i club che in un modo o nell’altro sono coinvolti nei cambi di categoria.
È il caso del Bra, che, nonostante un’evidente ripresa da gennaio in poi, era ancora in zona playout in Serie D. Che ne sarà di squadre come i giallorossi ora che, come deciso dalla FIGC, si giocherà la Serie C e quindi ci saranno tutte le retrocessioni del caso dai “pro”?
Ma è il caso anche del Saluzzo, che in Eccellenza con il passare dei giorni si è sentito sempre più certo di poter esultare. Già, perché i marchionali hanno chiuso al primo posto, seppur a pari merito con il Derthona, nel girone B e ora “vogliono” la quarta serie. Sarà così? Riuscirà il comitato Piemonte-VdA a farsi valere consentendo a tre club (c’è anche il girone A) di ottenere la promozione?
A cascata, poi, il discorso vale per tutte le altre compagini. L’Albese avrà a disposizione quel posto in Eccellenza che ha a più riprese sottolineato di sentirsi come meritato? Lo Scarnafigi, primo in Prima Categoria F, potrà ambire alla Promozione?
Tanti interrogativi che, verosimilmente, non verranno risolti oggi, ma che potranno trovare qualche indizio in base alla maggiore o minore apertura della Lega.
Ma resta soprattutto un altro punto che potrebbe rendere vani questi discorsi. Le istituzioni faranno qualche passo ulteriore verso le società (taglio sui costi di iscrizione, ecc.) oppure no? E se questi passi non ci saranno, quanti club chiederanno di essere ridimensionati?
Si prospetta un mese di giugno molto interessante…