«La procedura prevede il prelievo per aspirazione di una certa quantità di grasso attraverso una cannula molto sottile, come avviene nel caso di una normale liposuzione. Questo tessuto viene
successivamente trattato attraverso un kit apposito. La sua funzione è quella di micronizzare, cioè ridurre le dimensioni delle molecole di grasso prelevate dal tessuto adiposo del paziente fino a una dimensione di 0,5 micron, formando in questo modo un’emulsione grassosa liquida iniettabile nelle articolazioni malate, come se fosse un acido ialuronico autologo. Andando
ad applicare a tutte le articolazioni rivestite da cartilagine uno strato di tessuto di lubrificazione si ottiene un grande beneficio ad alta capacità rigenerativa. Gli studi scientifici fin qui pubblicati dimostrano che queste cellule progenitrici hanno un’alta attitudine a differenziarsi dopo essere state inserite in cavità articolari, fino a strutturare nuovo tessuto fibrocartilagineo».