In attesa che l’area diventi finalmente la “Riserva dell’Orrido delle Barme” i robilantesi hanno promosso diverse iniziative per la sua valorizzazione, come racconta Mario Dalmasso: «Abbiamo scoperto che già nel 2018 qualcuno aveva attivato la scheda Fai per le votazioni dei “Luoghi del cuore”; visto che era relativo solo alle cascate, abbiamo pensato di estenderlo a tutta l’area».
Anche se i luoghi inseriti nella lista del Fai sono davvero numerosi e non è semplice ottenere voti (la preferenza si può comunque esprimere sul sito fino al 15 dicembre, ndr), in Val Vermenagna e a Robilante i cittadini con l’aiuto delle associazioni e del Comune cercano di mantenere vivo il fuoco della tradizione (non nel 2020, per via del Covid):
«Ogni anno, il 2 giugno, la Pro loco di Robilante organizza il “Sounà e cantà”, il raduno dei cantori e dei suonatori di curente e balet (balli tipici della Val Vermenagna, ndr) e in questa occasione l’Associazione culturale “Limodoro” propone il percorso- camminata “Sui luoghi di Notu sounadur”, nome con cui era conosciuto Giuseppe Vallauri (1896 -1984), contadino, ma conoscitore appassionato della musica tradizionale e un ottimo costruttore e riparatore di fisarmoniche.
Il percorso passa vicino alle cascate delle Barme, dove i suonatori di fisarmonica si fermano per una breve esibizione, facendo incontrare l’amore per la musica tradizionale e la natura».