Il parlamentare di Forza Italia Enrico Costa segue da vicino anche diverse tematiche che riguardano la provincia di Cuneo. Tra queste, oltre alla giustizia, anche le attività della pallapugno, settore che Costa conosce molto bene essendo presidente della Federazione nazionale. «Il comparto ha patito l’emergenza coronavirus, soprattutto perché la stagione si sviluppa su un solo anno solare e non su due come avviene in altri sport come il calcio.
Speriamo di poter ripartire presto, ovviamente tenendo conto delle linee guida anti contagio». Parlando di temi cari al Piemonte, Costa rivolge un pensiero al presidente della Regione Alberto Cirio: «Gli sono davvero vicino e gli mando un abbraccio virtuale perché si è trovato ad amministrare la Regione in una situazione estremamente difficile.
Prima di criticare sarebbe bene mettersi nei panni di chi è chiamato a prendere decisioni così cruciali». Un atteggiamento, quello di Costa, di garbo e vicinanza politica molto simile a quello che ha caratterizzato l’operato del padre, Raffaele Costa, già ministro di trasporti e sanità e presidente della Provincia di Cuneo. «Mio padre ha condotto grandi battaglie, in molti casi decisamente “antesignane”.
Da lui ho imparato molto e, in particolare, ad approfondire in maniera certosina le tematiche di propria competenza e a evitare di indirizzare attacchi “a testa bassa”. Bisogna sempre ricordare che, in politica ma è un insegnamento che può valere ovunque, chi abbiamo di fronte non è un nemico, ma un avversario e, prima di tutto, una persona».