Tra i pesanti effetti dell’emergenza Coronavirus c’è anche la ricerca di informazioni, da parte dei parenti dei cari estinti, riguardanti il trattamento pensionistico di questi ultimi e i relativi trattamenti di reversibilità nonché i ratei maturati su pensione.
In tema di pensione di reversibilità è importante evidenziare alcuni elementi spesso non conosciuti.
In primo luogo, il diritto sussiste anche se il deceduto non era titolare di pensione, a condizione che abbia versato un minimo di contribuzione: almeno 780 contributi settimanali oppure almeno 260 contributi settimanali di cui almeno 156 nei cinque anni precedenti il decesso.
In secondo luogo, il coniuge superstite che fosse contitolare del conto con il deceduto deve necessariamente avere un altro conto corrente su cui poter richiedere il pagamento della pensione; il conto cointestato, infatti, viene immediatamente bloccato dall’Istituto di credito o dall’ufficio postale.
La pensione di reversibilità o la pensione indiretta spettano a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è avvenuto il decesso, a prescindere dal momento in cui viene presentata, in via telematica, la domanda. L’importo della pensione ai superstiti è determinata in percentuale, dal 60 al 100% della pensione spettante al defunto, a seconda degli aventi diritto e potrebbe venire ridotta se i superstiti possiedono altri redditi.
Per quanto riguarda i ratei maturati su pensione INPS, in caso di decesso l’attuale normativa previdenziale comporta l’erogazione totale della mensilità in pagamento nel mese in cui avviene l’evento luttuoso indipendentemente dalla data in cui è avvenuto. Qualora ciò accada nei mesi compresi tra gennaio e novembre, gli eredi hanno titolo a richiedere la quota di tredicesima maturata dal congiunto in vita e non goduta in quanto il pagamento della stessa è normalmente previsto unitamente alla mensilità di dicembre.
Purtroppo, spesso, i momenti di dolore e sofferenza della famiglia fanno passare in secondo piano la possibilità di esercitare tale diritto, ma è opportuno evidenziare che tali ratei hanno una prescrizione quinquennale, per cui possono anche essere richiesti a distanza di tempo mediante una domanda telematica da inoltrare all’INPS. Tali ratei sono direttamente liquidati al coniuge qualora questi richieda la pensione di reversibilità, mentre, in assenza del coniuge, ne hanno diritto tutti gli eredi legittimi.
Tutti coloro che hanno necessità di approfondire tali argomenti o vorrebbero valutare eventuali diritti non esercitati possono rivolgersi all’Ufficio provinciale di EPACA Coldiretti e agli Uffici zonali ad Alba, Bra, Ceva, Cuneo, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano nonché al Centro Servizi alla Persona di Cuneo, oppure inviare una email alla casella di posta [email protected].
c.s.