La cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza sanitaria ha riscontrato, tra le sue differenti sfaccettature, anche una parziale riapertura a tutto ciò che concerne la vita all’aria aperta: un aspetto che, nel Roero, viene tenuto in gran conto con la sua vocazione “outdoor” locale e turistica, ma che richiede per ora un supplemento di pazienza per quanto attiene la praticabilità. E’ in questo solco che si muove l’appello formulato a Montà dall’Ecomuseo delle Rocche: vera e propria cabina di regia dei percorsi verdi della Sinistra Tanaro, sia per quanto riguarda la loro promozione, sia -in molti casi- per il monitoraggio e la gestione.
«A seguito del periodo di lockdown che non ha permesso spostamenti nè sopralluoghi –dicono i referenti – immediatamente dopo si è lavorato in modo da poter garantire la percorribilità della rete sentieristica del Roero».
Ecco, dunque, la mappa dei tracciati che potrebbero presentare ancora delle criticità, anche se queste potranno divenire risolvibili (si spera) in tempi relativamente brevi: «Risultano con certezza ancora chiusi , i sentieri degli Asfodeli di Sommariva Perno sulla linea “S2”, e il sentiero del Trifolao di Vezza d’Alba. Per tutti gli altri percorsi, si è tornati alla piena agibilità, compresi i segmenti legati al sentiero della Rocca del Serro e il sentiero “Livio Venturino” di Montaldo Roero. il sentiero del Tasso, e il sentiero del Torion a Vezza d’Alba».
Tutti i tracciati saranno consultabili sulla pagina dedicata del sito www.ecomuseodellerocche.it. Inoltre, tramite il sistema izi.travel.it sarà possibile scaricare le audioguide per conoscere a fondo, e in autonomia, tutti i percorsi appartenenti alla rete.
Infine, un appello: «Se i singoli e i Comuni volessero comunicarci eventuali criticità in seguito a sopralluoghi esplorativi, potrano farlo scrivendo all’indirizzo [email protected]».
Paolo Destefanis