Alto contrasto | Aumenta dimensione carattere | Leggi il testo dell'articolo
Home Articoli Rivista Idea L’opinione di Sergio Sordo: vi spiego perchè

L’opinione di Sergio Sordo: vi spiego perchè

«la novità di questo 110% è che possono essere coinvolti intermediari come banche o altre società specializzate»

0
299

«Il punto principale è che si ottiene un ritorno in cinque anni del 110% a livello fiscale, questo comporta che se intendo realizzare un intervento come l’isolamento termico (il cappotto) o la sostituzione delle caldaie, in pratica devo anticipare la spesa e poi dall’anno successivo scalo un 20% ogni anno. Ci può peròessere un’impresa, una banca o un intermediario che acquista il credito, così che si deve anticipare nulla o molto poco per eseguire il lavoro. Ad Alba c’è chi sista attivando in tal senso. L’operazione ha un minimo di costo, ma è chiaro che in definitiva si tratta di un elemento fortemente innovativo perché non richiede l’anticipo di denaro; questo strumento dovrebbe diventare il volano per far ripartire l’economia. Su questo, come Ordine degli ingegneri di Cuneo, siamo stati lungimiranti, collaborando con un’azienda nell’attivare corsi per formare specialisti in materia di risparmio energetico. Che cosa significa in pratica utilizzare il bonus? Vuol dire che se spendo 60 mila euro ho uno sgravio fiscale di 66 mila, pur che si tratti di prima casa. Quindi non solo è a costo zero, ma addirittura qualcosa di meglio, tolto il fatto che i soldi si recuperano in 5 anni (quel 10% va forse a pagare anche un minimo di interessi), però di fatto si tratta di un’innovazione molto interessante. E in più gli eventuali intermediari possono addirittura anticipare i soldi in modo tale che il privato non debba preoccuparsi di nulla. Fare questa operazione dunque per i privati e i condomini può diventare molto interessante e può significare anche un’ottima opportunità per le imprese. Non dimentichiamo che il risparmio energetico è considerato una fonte a tutti gli effetti di energia rinnovabile, è possibile non spendere per un’energia che non produca CO2… è come se fosse una rinnovabile. Questo aspetto si andrebbe a inquadrare nel discorso più generale che si sta facendo in provincia di Cuneo tra diversi operatori economici, professionali e sociali ed è quello del progetto “carbon free”, che ha come obiettivo l’eliminazione della produzione di CO2 andando verso forme di energia sostenibile. Si tratta insomma di una grande opportunità sotto ogni punto di vista, non solo per quanto riguarda l’efficientamento. Da questa occasione può nascere un percorso comune attraverso progetti territoriali favorendo il diffondersi di una cultura ambientale».

BaNNER
Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial