Il quaderno “Invecchiare in campagna e collina, l’invecchiamento nelle aree rurali, ambiente, vita, socialità, assistenza e cure. L’esempio del territorio dell’Asl Cn2 Alba-Bra-Langhe e Roero” è stato presentato in una conferenza stampa organizzata dalla stessa Asl a febbraio, poi è arrivata la pandemia e tutto si è fermato.
L’esperienza di questi mesi hanno consentito di verificare e confermare ciò che è stato rilevato dallo studio che ha dato vita anche al “quaderno” numero 10 della collana “La stagione dei grandi adulti” edito dal Cerrco.
La pubblicazione ha voluto portare un esempio attuale sull’invecchiamento della popolazione riferito al territorio albese e roerino suggerito dalla sua peculiarità orografica e dalla sua organizzazione.
Il territorio dell’Asl Cn2, già oggetto di studio in precedenti ricerche del Cerrco, ha tutte la caratteristiche di qualità ed efficienza per sostenere i problemi di fragilità generati da vecchiaia, malattie e disabilità. Le strutture sono moderne (l’ospedale di Verduno sta dimostrando la sua eccellenza), gli operatori sono motivati e aggiornati e l’ambiente è uno dei migliori habitat che esistono in Italia.
Lo studio si è avvalso del parere dei più importanti “opinion leader”, intervistati da giornalisti professionisti che hanno contribuito a creare un’immagine esauriente degli aspetti ambientali e organizzativi del territorio considerato e non solo.
L’Italia è di per sé ricca di circa ventimila borghi, la maggior parte dei quali, abbastanza vicini a medie o grandi città. La vita in queste comunità è migliore di quella in città, grazie a vari fattori, quali il clima e l’ambiente, la socialità, l’efficienza dei servizi ecc.
L’anziano moderno tende a scegliere per vari motivi questa realtà. Oggi molte di queste aree rurali hanno una loro centralità ambientale per chi ama la natura, non sono periferie di città, ma comunità con tradizioni ben radicate nel territorio, testimoni di un tempo e di culture che sono storia e che non devono perdersi.
Lo studio evidenzia altresì i principali aspetti sociologici della vita nelle aree rurali ed i rapporti intergenerazionali già evidenti e quelli prevedibili in un prossimo futuro avvalendosi anche di alcuni studi internazionali. Da queste esperienze “invecchiare in campagna e collina” appare salutare (ambiente più pulito, gradevole e controllato), conveniente (costi inferiori alle città) con maggior libertà e sicurezza di movimento e facilità di socializzazione.
Recenti studi condotti dalle università americane di New York, Chicago e Washington hanno consentito di dimostrare la maggior longevità degli abitanti a seconda del territorio dove abitano. Come strumento di identificazione è stato utilizzato il Cap, che individua esattamente città, sobborghi e paesi. La “New York University School of Medicine” con questo metodo ha stabilito che gli abitanti di 56 tra le 500 maggiori città degli Usa hanno aspettative di vita di vent’anni inferiori a quelli che abitano in ambienti più “puliti”.
L’inquinamento che sta deteriorando il nostro pianeta nell’ottocento venne indicato dal chimico svedese Svante Arrhenius come risultato dell’aumento della temperatura per il maggior uso di combustibili fossili dovuto alla crescente produzione industriale. Ma Arrhenius credeva che ciò fosse positivo per i Paesi nordici perché avendo più calore potevano aumentare la produzione agricola. Le conseguenze si sono dimostrate tutt’altro che vantaggiose e l’”effetto serra” è divenuto il nemico del mondo.
Sino a ora i provvedimenti adottati risentono ancora degli interessi delle Nazioni che continuano estrazioni e utilizzo dei prodotti nocivi all’ambiente curandosi poco del benessere degli abitanti e della natura. Ma da quando Papa Francesco ha scritto l’enciclica “Laudato si’” il mondo ha reagito più consapevolmente e chi più, chi meno si è acculturato in materia. L’effetto dell’Enciclica ha superato persino quelli delle conferenze sull’ambiente di Kyoto e di Parigi!
Il territorio dell’Asl Cn2 Alba-Bra è molto qualificato, ritenuto ideale per gli anziani ed il loro invecchiamento attivo, sano e sereno. La ricchezza di questa parte dell’Italia è ancora ben distribuita, i rapporti sociali non sono sofisticati né alterati da elementi esterni; l’economia è tra le migliori d’Italia e d’Europa e la sensibilità delle istituzioni é molto buona e ben percepita.
La collana dei “Quaderni del Centro Cornaglia” è così arrivata al numero 10; tutti sono sempre stati distribuiti gratuitamente in convegni, seminari ed altre occasioni d’incontro e sono presenti e scaricabili gratuitamente sul sito www.centrocornaglia.org