Iniziato nello scorso anno scolastico, si è concluso in quello attuale il progetto di educazione alla bellezza dell’Istituto comprensivo “Luigi Einaudi” di Dogliani, finanziato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo.
“Grappoli di bellezza”, fin da subito, si è rivelato un progetto interdisciplinare, connotato da interventi didattici trasversali e alternativi. In particolare, “Giovanni Battista Schellino: Grappoli di bellezza”, il prodotto conclusivo del percorso biennale, è stato preparato e interpretato nella sua interezza dai quindici ragazzi coinvolti delle tre classi III delle sezioni A, B e C (Agnese Cerutti, Noemi Rovella, Alì El Mourida, Michela Rinaldi, Carlo Zabaldano, Tommaso Allocco, Viola Guardari, Gabriele Mirauta, Clelia Marenco, Matilda Palladino, Federico Botto, Sofia Borsarelli, Anita Galizio, Lorenzo Giampaolo e Davide Rolfo, immortalati nella foto sopra).
Si tratta, infatti, di un documentario che, in occasione del suo bicentenario di nascita nel 2018, vuole valorizzare la figura dell’architetto doglianese Giovanni Battista Schellino: gli alunni coinvolti ne hanno studiato la vita e le opere e, guidati dal referente del progetto, il professor Mariano Somà, hanno preparato la sceneggiatura del cortometraggio, realizzato, in seguito, grazie al contributo e alle direttive di Livio Taricco, esperto di cinematografia ed effetti speciali, docente dell’Accademia delle belle arti di Cuneo.
Una sessantina abbondante di ore di preparazione e realizzazione nell’arco di due anni, per arrivare a un prodotto che, come propone il progetto, vorrebbe porre l’accento sulle bellezze culturali e sulle potenzialità umane migliori del territorio doglianese: “Giovanni Battista Schellino: Grappoli di Bellezza”, infatti, sarà disponibile non solo sul sito della scuola, ma anche su quello del Comune e dell’Ufficio Turistico di Dogliani.
Un ringraziamento speciale va alla dirigenza scolastica (Elena Sardo e le collaboratrici Maria Gemma Manzi e Alessia Fia), alla Cooperativa Momo e alla Fondazione Crc per il sostegno (anche in tempi pandemici), ai docenti direttamente e indirettamente coinvolti, a Livio Taricco, ma, soprattutto, ai quindici protagonisti del progetto.