Eseguire la mappatura ha richiesto un lavoro costante e fisicamente impegnativo, condiviso da Monetti con diversi collaboratori. L’ingegnere ha raccontato il diario dell’operazione, svolta sul campo nel giro di appena un mese, trasportando il pesante Trekker indispensabile per la registrazione digitale dei sentieri nelle mappe di Google. La prima tappa è stata quella di Dronero, dal centro storico a Villar San Costanzo- Roccabruna poi fino a Camoglieres, Rocca del Silenzio, passando di locanda in locanda fino alla vetta del Chersogno (3.026 metri).
Il percorso è proseguito verso Ponte Maira da Mistral oltre il passo del Sarrazio fino a Campo Base. Da qui il Colle Ciarbonet e il Colle della Gardetta. Gli elvesi hanno collaborato per percorrere e mappare tutti i sentieri del Lou Viol, una fitta ragnatela di stradelli.
Un gruppo di escursionisti torinesi è stato invece d’auito nel percorso dal Campo Base al Col della Gippiera, da 1400 a 2930 metri di altitudine, uno dei tratti più difficili.