Piazza Santarosa rappresenta il cuore della città. Zona pedonale, perfetta scenografia per eventi e manifestazioni, luogo di bancarelle nei giorni di mercato o semplice tappa ideale per un caffè o una passeggiata. Attorniata dai portici, si presenta con un singolare assetto irregolare che la rende una tra le più belle piazze del territorio per unicità nel suo genere.
Ogni angolo è una scoperta, divertitevi e lasciatevi sorprendere dai dettagli che portici e facciate storiche celano ai passanti distratti. Archetti in cotto, fasce marcapiano, trifore, soffitti lignei a cassettoni, colonne, merlature, muri tagliafuoco, teorie di losanghe, loggiati, tracce di affreschi e di piccole edicole votive.
Attorno a questa piazza si sviluppò il nucleo abitativo della città. Una visita alla piazza non può che prevedere una sosta dinnazi alla statua di Annibale Santorre de’ Rossi di Pomarolo, conte di Santarosa, che nacque a Savigliano nel 1783. Fu Sindaco della città nel 1807, ricoprendo successivamente alcune cariche pubbliche a La Spezia e a Torino. Questa statua, fortemente voluta dal consiglio Comunale che indisse un concorso nel 1865, venne realizzata dal ferrarese Giuseppe Lucchetti Rossi, che prima la plasmò nella propria bottega per poi trasportarla a Savigliano solamente dopo. Santorre viene rappresentato nelle vesti di Primo Ministro della Guerra, ruolo che ricoprì nel 1821, con una copia della Costituzione in una mano e una corona di allora e la spada nell’altra. La statua, alta sei metri, voluta per celebrare il patriota saviglianese, sostituì la preesistente cappella gotica risalente al XII secolo utilizzata come albo pretorio e per espletare altre funzioni civili.
Alle spalle della statua l’Arco di trionfo costruito per celebrare nel 1585 la visita alla città di Carlo Emanuele I di Savoia, seguito da un imponente corteo nuziale, in occasione delle nozze avvenute in Spagna con Caterina d’Austria. Il progetto venne affidato all’architetto torinese Giovanni Battista Riva, mentre le decorazioni al saviglianese Giovanni Angelo Dolce. L’arco si presenta alto dieci metri, largo cinque e profondo quattro, imponendosi così nel quadro urbanistico della piazza. L’Arco collega la centrale piazza Santarosa con via Sant’Andrea, all’epoca considerata il quartiere dei nobili e dei più prestigiosi palazzi storici della città.
Nell’angolo sud-ovest della piazza si trova uno tra i più antichi edifici della città: il Palazzo Miretti, risalente al XIII secolo, conosciuto anche come l’Antico Palazzo Comunale. La struttura si presenta con una facciata a mattoni rossi, cadenzata da grandi archi e finestre e da una fascia affrescata nella parte superiore rappresentante gli stemmi delle alleanze saviglianesi con il territorio. Molti gli usi a cui è stato destinato nei secoli, tra cui carcere, sala della tortura, tribunale, pretura e sede delle carceri mandamentali, quest’ultime fino al 1976. Al suo interno si conserva al primo piano un’ampia sala dove è ancora leggibile affrescata una lunga iscrizione che testimonia la prigionia nel 1394 in questo luogo del Marchese di Saluzzo Tommaso III.
Simbolo per eccellenza della città resta la Torre Civica che fu probabilmente edificata su un preesistente tempio dedicato alla dea Cerere. La Torre risale al XIII secolo, subendo poi numerosi cambiamenti nell’arco dei secoli. Si presenta in mattoni rossi, interrotta a metà altezza da un terrazzo aggettante verso la piazza, nella parte superiore ben visibile l’orologio, termina in altezza con una lanterna bianca aggiunta intorno al 1645. All’inizio del trecento la torre fu sede della prima banca della città, il Monte dei Pegni. Il Comune ne rientrò in possesso nel 1447 elevando la struttura in altezza e nel 1535 inserì la campana maggiore a scandire la vita politico-civile della città. A partire del 1600 la torre fu vittima di numerosi e sfortunati incidenti che ne modificarono l’originaria struttura. Nel 1612 orologio e campana crollarono sulla casa torre vicina, nel 1643 la cella campanaria e l’intera struttura andò a fuoco in seguito ai giochi pirotecnici messi in scena in occasione delle celebrazioni dell’ingresso in città del duchi sabaudi. L’attuale campana venne inserita nel 1949 e pesa diciassette quintali.
Piazza Santarosa ogni angolo, una rara scoperta
Una pausa all’ombra dei suoi portici o un caffè... E all’ora dell’aperitivo “il Paulin”, ricetta segreta e di tradizione