Non sono molti i volti nuovi tra gli allenatori nel calcio provinciale cuneese. Tante società hanno infatti scelto la linea della continuità dopo una stagione troncata a metà, puntando sui tecnici che già avevano in casa.
Chi è andato controcorrente è il Busca, che, dopo quattro stagioni con Cristiano Zabena, ha puntato su Mauro Giordana, reduce dall’ottima annata sulla panchina del Valle Varaita.
Il tecnico porta con sé l’ottimo lavoro con i giovani degli ultimi anni e di certo non nasconde, ai nostri microfoni, la voglia di cominciare: “Mi presento a questa nuova avventura, come sempre, con il massimo dell’entusiasmo. Con il presidente Rosso e con Bosio e Cavallo ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda per partire con un progetto ambizioso, che deve essere di crescita dei giovani del settore giovanile e per condurre il Busca là dove merita di essere”.
Insomma, idee chiare per il neo-tecnico dei grigi, che però puntualizza come più che il risultato conti la crescita dei più giovani: “Al culmine di questo progetto c’è la volontà di far arrivare i giovani in prima squadra e ambire a qualche successo con loro come protagonisti. Fortunatamente, qui ho trovato persone preparate, disponibili e che sanno quello che vogliono. Si tratta di obiettivi ambiziosi e non sempre realizzabili in qualche settimana, ma sono dell’idea che, anche per esperienza, prima o poi il campo ti ripaga per gli sforzi fatti”.
Un’ultima battuta sul Valle Varaita, su cui non può che spendere parole al miele: “Costigliole rappresenta per me un’esperienza molto positiva, ma mi è spiaciuto non poterla portare a termine. Detto questo, è stato fatto un lavoro importante da parte di tutti, compresi il presidente e il Ds Spada, oltre al gruppo di ragazzi che sono tanta roba. Ho avuto la fortuna di trovare ragazzi importanti, che mi hanno aiutato a crescere”.