Antoine Bois, a pochi mesi di distanza dalla nomina a direttore dello stabilimento Michelin di Cuneo, ha dovuto far fronte alle pesanti conseguenze causate dalla pandemia di coronavirus. Come ha vissuto il manager francese questo periodo così complicato? Ecco le sue parole: «A livello personale, la separazione “forzata” dai miei familiari non è stata facile. Mi ritengo comunque fortunato perché la mia famiglia è rimasta al sicuro. Dal canto mio, ero così impegnato che il periodo è trascorso molto rapidamente». Sul fronte aziendale, Bois ha guidato le operazioni di una realtà che è sempre stata in prima linea nella lotta contro il Covid, provvedendo a garantire gratuitamente pneumatici, ma anche ad attivare una linea per la produzione di mascherine. Commenta Bois: «Penso che il nostro contributo più significativo sia stata la ripresa dell’attività il 6 aprile. Ci sono due ragioni per questo. Da un lato non avrei potuto immaginare che una persona che lavorava nell’industria alimentare o nei servizi di salute pubblica potesse avere dei problemi di mobilità per mancanza di pneumatici, quando qui abbiamo a disposizione questo eccezionale stabilimento industriale. D’altra parte volevamo essere esemplari nell’attuazione del protocollo sanitario. Lo abbiamo fatto con i rappresentanti sindacali, con una relazione proficua ed efficace, con l’unico obiettivo della sicurezza di tutti. Credo che questo risultato sia qualcosa che va al di là del contenimento del virus: è una dimostrazione di ciò che è fattibile quando le squadre si uniscono con un obiettivo comune. Questa è un’esperienza che ci permetterà di essere più forti se dovremo attraversare nuovamente tempi difficili».