“Non possiamo permetterci di perdere i finanziamenti europei per la Banda Ultra Larga. Così non si può andare avanti: i sindaci hanno fatto la loro parte, ce l’abbiamo messa tutta per favorire lo snellimento delle procedure interloquendo con Comuni e Province per superare le criticità”.
Così il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte e vicesindaco di Villanova Mondovì, Michele Pianetta, che attraverso l’associazione dei Comuni ha più volte denunciato i pesanti ritardi nella realizzazione dell’opera.
“Complice forse la particolare geomorfologia – spiega Pianetta – il Piemonte è tra le regioni più penalizzate per quanto riguarda l’avvio della BUL. In provincia di Cuneo, ad esempio, la fibra è stata attivata solo a Carrù e a Villanova Mondovì mentre i lavori sono ancora aperti in 60 Comuni. Inutile dire che, in un periodo delicato come quello attuale, la mancanza di una connettività veloce si è fatta sentire e le segnalazioni che come ANCI abbiamo ricevuto da cittadini e imprese sono state tante”. Eppure la provincia Granda è tra i territori più sensibili al tema dell’Innovazione. “Basti pensare al bando europeo WiFi4Eu, che ha distribuito fondi per l’installazione del wifi pubblico in 8.000 Comuni europei. Il Cuneese, con 53 progetti per un valore complessivo di 600 mila euro, ha registrato il record di finanziamenti in Italia. Eppure – prosegue Pianetta – se da un lato, quando c’è di mezzo l’Europa, i progetti decollano dall’altro, quando tocca all’Italia, i problemi non mancano. E questa volta c’è il rischio di perdere i fondi europei”.
Da qui l’appello a Regione e Governo: “Ha ragione il ministro Dadone quando sottolinea l’importanza strategica dello smart working anche per il post Covid – conclude Pianetta -. Migliorare la connettività è fondamentale per la qualità della vita dei cittadini. Siamo preoccupati e, assieme ad Uncem, abbiamo chiesto ad Infratel e al Governo di poter disporre di un cronoprogramma aggiornato dell’opera ma ad oggi tutto tace. Inutile addossare le responsabilità dei ritardi all’emergenza Coronavirus, di questo passo rischiamo di perdere definitivamente la battaglia per il superamento del digital divide”.
cs