Lui e la sua squadra sono i personaggi del momento e lui lo sa bene: “Siamo sulla bocca di tutti”. Mister Perlo, contattato da Ideawebtv.it, ci racconta che cosa ha inciso fin qui sul “quasi-miracolo sportivo” messo in atto da Tortone e compagni, ad oggi in vetta in solitaria nel girone C di Promozione.
Primi in campionato, unici imbattuti del girone, con appena una rete al passivo, subita per altro al 95’ su punizione ed a conti abbondantemente chiusi. Mister come valuta questi numeri impressionanti?
“Sono considerazioni che mi portano a dire che ho dei ragazzi stupendi, che lavorano tantissimo e mi seguono. Solo ieri sera, Tortone mi diceva che con il mio metodo di allenamento il gruppo si sente più libero mentalmente, mentre lo scorso anno faceva fatica a giocare in libertà, tanto da vincere appena una partita su quindici in casa. Il gruppo mi segue, sono ragazzi giovani con cui si può lavorare bene. Le potenzialità c’erano, bastava valorizzarle: mi sono portato dietro solo Lucignani, che ho portato ovunque e che dà sicurezza a tutti. Faccio due esempi a caso: Tortone e Bessone, due centrali difensivi di categoria superiore. Con loro vale un detto: “i campionati li vince chi ha la difesa, la gente allo stadio la porta chi fa le rovesciate”. Segniamo poco, sì, ma davanti per noi il recupero di Martucci può diventare molto importante in questo senso. Ad oggi, però, agli attaccanti chiedo soprattutto sacrificio ed i giovani che abbiamo sono devastanti. Si prenda Tevino, che ha già segnato tre reti ed è il nostro capocannoniere”.
Se dovesse scegliere una parola per descrivere il segreto alla base di questa crescita?
“L’affiatamento. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo continuare a restare lì, il nostro obiettivo restano i 36-37 punti: se ne fai tre quarti nel girone d’andata, poi, puoi divertirti. Anche domenica contro il Carmagnola abbiamo giocato benissimo, restando corti e senza subire nemmeno un tiro. Vogliamo sempre giocare dal basso, imporre il nostro gioco e divertire. Ecco perché ho scelto Lucignani, che ha piedi eccezionali e ci permette di impostare dalla difesa. Solo la convinzione di tutti però, appunto, può permettere di ottenere certi risultati”.
Più merito vostro o demerito di alcune compagini in crisi?
“Credo entrambi gli aspetti. Il nostro ritmo è stato fin qui pazzesco: abbiamo lasciato sul campo appena quattro punti sui 21 disponibili, quindi era davvero difficile fare meglio. Detto questo, poi, c’è da constatare il fatto che alcune squadre stiano viaggiando un po’ sotto ritmo rispetto alle previsioni: penso al Carmagnola, al Denso, allo stesso Castagnole Pancalieri. Tutte squadre, che, alla lunga, non potranno che venir fuori”.
Domenica arriva il Chisola, reduce dal pesante ko contro il Giovanile Centallo di super-Magnino. Ci sono i presupposti per scrivere un’altra pagina di questa favola?
“In questo momento per noi tutto può essere un vantaggio o uno svantaggio. Il Chisola ha il morale basso dopo il ko di domenica ma noi non ce ne curiamo. Pensiamo a noi ed al nostro eccezionale stato di forma, continuando a tenere da parte nervosismo ed incertezze: abbiamo tutti potenzialità da categoria superiore, dobbiamo semplicemente scendere in campo, divertirci e metterle in mostra. Non siamo noi a dover temere gli altri, ma gli altri a dover temere noi. Qualche giorno fa l’allenatore del Trofarello ha sottolineato come giocare contro di noi sia difficile: questo dev’essere lo spirito. Revello dev’essere il nostro fortino, poi fuori casa cercheremo di sfruttare la velocità di alcuni nostri giovani per portare a casa punti importanti”.
Carlo Cerutti