Da segnalare anche il forte di Santa Margherita, in cui fu rinchiuso il celebre prigioniero con la maschera di ferro la cui identità ancora divide le opinioni degli storici. A rendere celebre la cittadina è però il Festival internazionale del cinema e la Croisette, l’imperdibile passeggiata che costeggia la spiaggia. Ad appena 43 chilometri, Saint-Tropez, con i suoi colori pastello che sfumano dal rosa all’arancione fino al rosso vivo e incorniciano un romantico porto dove le barche ondeggiano placide e dolci piazzette ospitano appassionanti partite di “petanque” (bocce), all’ombra dei platani o vivaci e partecipatissimi mercati. E chi desidera il mare e le spiagge? Le più belle del Golfo di Saint-Tropez si trovano a Ramatuelle, dal lato della baia di Pampelonne. È in questa baia, che si estende per diversi chilometri, che si trovano le spiagge private più celebri. La piccola località di Le Rayol-Canadel segna l’inizio del Golfe de Saint-Tropez a Sud. Si incontra poi Cavalaire-sur-Mer, una piccola località frequentata da famiglie, mentre La Croix Valmer è apprezzata per il suo litorale frastagliato che ospita alcune belle spiagge del Var. Nella parte settentrionale del golfo, Sainte-Maxime ha diverse peculiarità per attirare i turisti alla ricerca di autenticità. La vista sul porto di Saint-Tropez e sul suo campanile è magnifica. Port-Grimaud è una piacevole marina caratterizzata da piccoli canali interni. Gli amanti del mare incontaminato non possono certo mancare di tuffarsi nelle cristalline acque dell’Isola di Porquerolles, la più grande tra le isole dell’arcipelago d’Hyères, un piccolo angolo di paradiso con spiagge da sogno, dove la natura è conservata grazie a rigide norme di protezione ambientale, dove gli unici rumori sono quelli delle cicale, del fruscio del vento e delle onde. Tutto questo è possibile con meno di un’ora di traghetto, disponibile anche dal porto di Cavalaire-sur-Mer. In passato famosi scrittori come Paul Valéry, Colette, André Malraux hanno scelto questa piccola enclave in mezzo al mare per le loro vacanze. Georges Simenon ci arrivò negli anni Trenta e vi ambientò il racconto “Le grand langoustier” (“La spiaggia d’argento”, Adelphi).