Il Consorzio di tutela del Roero è stato istituito nel 2014, allo scopo di svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi alla Docg “Roero”, che si basa sui vitigni Arneis e Nebbiolo. Oggi sono più di 300 gli iscritti al Consorzio fra produttori e viticoltori, e più di 1.000 gli ettari vitati della denominazione “Roero”, per un totale di circa 6 milioni di bottiglie prodotte, di cui più del 60% viene esportato. Fin dalla sua fondazione, l’ente è stato presieduto da Francesco Monchiero, che ha da poco iniziato il suo terzo mandato consecutivo. Oltre a lui, fanno parte del direttivo del Consorzio Tutela Roero per il prossimo triennio: Massimo Damonte, Giuseppe Baracco, Luigi Roagna, Ezio Taliano, Angelo Negro, Davide Chiesa, Antonio Coscia, Ermanno Cordero, Giovanni Minetti, Andrea Careglio, Francesco Monchiero, Federico Almondo, Carlo Deltetto, Monica Tibaldi e Bernardino Negro. In merito alle prime iniziative in programma dopo il blocco determinato dall’emergenza sanitaria, il presidente Francesco Monchiero (nella foto a lato) ha spiegato: «Quest’anno il “Roero week” era già previsto che sarebbe stato un evento a se stante rispetto ai “Roero days”. Mentre questi ultimi erano programmati ad aprile e quindi slitteranno al prossimo anno, tra ottobre e novembre avrà luogo la settimana in cui presso i ristoranti aderenti si potranno degustare i vini della Docg “Roero” non solo in bottiglia come al solito, ma anche a calice».
Verso un ritorno alla normalità
In autunno si terrà una nuova edizione di “Roero week” per far conoscere i vitigni della denominazione