Venerdì 3 luglio si è tenuta l’assemblea annuale privata di Confindustria Cuneo. L’emergenza sanitaria ha obbligato a ricorrere alla videoconferenza, peraltro svoltasi senza intoppi malgrado il gran numero di partecipanti, con il fermo proposito espresso dal presidente, Mauro Gola, di organizzare la tradizionale parte pubblica dell’evento associativo in autunno, confidando di farlo in presenza, «per tornare a stringerci la mano».
Sullo sfondo non potevano non esserci gli effetti devastanti, sull’economia e sulla socialità, del Covid-19, il quale però ha permesso a Confindustria Cuneo di dimostrare una reattività e una propositività, espresse attraverso la task force creata già a metà gennaio e, in seguito, i due pool di lavoro per la ripresa in sicurezza e il pronto intervento a favore delle imprese, che hanno ricevuto l’apprezzamento sia degli associati che degli osservatori esterni.
Proprio il coronavirus ha fatto esclamare al Presidente che sarebbe assai scoraggiante se, finita l’epidemia, tutto tornasse come prima, invece di evolvere: occorre saper cogliere lo stimolo al rinnovamento offerto da queste settimane in cui tutto è cambiato come se fossero trascorsi decenni.
E occorre farlo non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche rafforzando il concetto di “noi associativo” che Mauro Gola ritiene così essenziale da farne la propria stella polare.
A caratterizzare l’appuntamento è stata l’unitarietà di intenti e di giudizi positivi per l’attività svolta e per i progetti in divenire, con l’evidenziazione dell’orgoglio di appartenere a un’associazione che nel sistema confindustriale è la tredicesima per numero di dipendenti delle aziende aderenti (51.738) e la quindicesima per numero di imprese (1.068).
A fianco del Presidente ha relazionato Giuliana Cirio, direttore dell’organizzazione datoriale, e durante l’assemblea sono intervenuti Gabriele Gazzano, presidente di Ance Cuneo, Alberto Biraghi, presidente della Piccola Industria, Alberto Ribezzo, presidente dei Giovani Imprenditori, i vicepresidenti Elena Lovera e Amilcare Merlo e Mariano Costamagna, quest’ultimo in particolare per parlare dell’assegnazione dell’appalto per la ristrutturazione di “Casa Betania”, la prossima sede di Confindustria Cuneo, avendo egli fatto parte della commissione aggiudicatrice.
I bilanci consuntivo 2019 e preventivo 2020 e la delibera contributiva 2021 (con la fissazione delle quote di adesione) sono stati approvati all’unanimità, così come alcune modifiche statutarie richieste da Confindustria nazionale.
L’assemblea ha eletto i quattro nuovi vicepresidenti proposti da Gola (Roberta Ceretto, Marco Costamagna, Roberto Rolfo e Bartolomeo Salomone, i quali hanno espresso un breve intervento di saluto) e ha provveduto a integrare il Consiglio generale, convergendo sul nome di Riccardo Preve, unico candidato.
L’ampia relazione del presidente Gola ha riguardato le nomine territoriali, regionali e nazionali intercorse nei dodici mesi dalla precedente assemblea, a iniziare dall’approdo alla presidenza di Confindustria di Carlo Bonomi, personalità legata da stretta amicizia con i vertici dell’Unione industriale cuneese, così come lo era il predecessore, Vincenzo Boccia.
Gola ha chiamato in causa Alberto Biraghi e Alberto Ribezzo, per un rendiconto sulle attività della Piccola industria e dei Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo, quindi ha relazionato sulle numerose iniziative svolte dalle diciassette Sezioni merceologiche dell’associazione.
Poi, fra i principali progetti in essere, il Presidente ha citato: “Alba, capitale della cultura d’impresa”, serie di manifestazioni bloccate dallo scoppio dell’epidemia, ma riprogrammate per il 2021; “Alba carbon free” che ha l’obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 nei Comuni dell’area albese Unesco e prevede la creazione di un modello improntato sulla sostenibilità ambientale, esportabile in tutto il territorio provinciale; il concreto sostegno alle start-up della Granda (ne sono entrate in associazione trenta, alle quali viene proposto un percorso di formazione tenuto dai funzionari di Confindustria Cuneo).
Non è mancato uno sguardo alla questione delle infrastrutture, perenne tallone d’Achille della Granda, con cenni di moderato ottimismo per l’Asti-Cuneo, il tunnel di Tenda e l’aeroporto di Levaldigi.
Un altro argomento molto sentito in associazione è quello dell’istruzione e della formazione che, ha riassunto Gola, ha visto Confindustria Cuneo attivarsi con iniziative rivolte agli allievi di ogni ordine e grado della provincia e con una partnership sempre più stretta con il Politecnico e con l’Università degli studi di Torino, nonché con le agenzie formative del territorio. Inoltre il Presidente ha ricordato come nel 2019 il Csi, società operativa di Confindustria Cuneo, abbia erogato 489 corsi formazione di cui 361 presso le sedi associative di Cuneo e di Alba e 128 in diverse aziende.
Dopo aver elencato il proficuo lavoro svolto nel campo delle relazioni industriali, Gola ha segnalato le nette prese di posizione dell’associazione riguardo alla plastic tax, allo scandaloso ritardo ultraventicinquennale del versamento dei crediti maturati verso lo Stato dalle aziende alluvionate nel 1994, all’opposizione al prolungamento dello split payment, all’appello ai colleghi imprenditori affinché in tempo di Covid-19 non si interrompa la catena dei pagamenti, al ricorso corretto allo smart working nella pubblica Amministrazione e al sollecito affinché la promessa semplificazione burocratica si concretizzi al più presto.
La relazione ha dato spunto al Presidente per ribadire la costante attenzione all’impegno sociale di Confindustria Cuneo, nonché per sottolineare un concetto in cui egli crede fermamente: «Una finanza senza etica è come una persona senz’anima».
Al direttore, Giuliana Cirio, è toccato il compito di illustrare il positivo andamento associativo e la mole di servizi messi a disposizione delle aziende associate, tra cui i trenta eventi in presenza con 1.200 partecipanti da luglio 2019 allo scorso febbraio e la creazione delle aree Innovazione e Internazionalizzazione che stanno dando ottimi riscontri.
Fra i nuovi servizi figurano: il protocollo sottoscritto con la Polizia postale della Questura di Cuneo che consentirà di adottare procedure di intervento e di scambio di informazioni utili a prevenire i crimini informatici, con la prossima attivazione di uno sportello dedicato a supporto delle aziende; la seconda edizione dell’Indagine retributiva che ha rileva le retribuzioni individuali e le caratteristiche personali e professionali dei lavoratori, determinando i differenziali salariali sottesi alle caratteristiche della persona; la convenzione stipulata con Eca Italia che consente di ottenere informazioni aggiornate sulle normative relative al distacco di personale all’estero in vigore nei Paesi europei e in alcuni Paesi extraeuropei.
In modo particolare Giuliana Cirio si è soffermata sulle iniziative attuate nella Fase 1 e nella Fase 2 dell’emergenza sanitaria, grazie alla preparazione e alla dedizione dei funzionari dell’associazione, tradottesi in 39 webinar con 3.600 partecipanti e in innovativi workshop con i responsabili della sicurezza delle aziende trovatesi a far fronte a una situazione mai vissuta.
Sempre riguardo al Covid-19, Confindustria Cuneo ha fatto da tramite per l’approvvigionamento di oltre 300.000 mascherine Miroglio a 612 aziende, di cui 536 associate, e ha pubblicato sull’area Marketplace del proprio sito istituzionale le offerte di dispositivi di protezione individuale prodotto dalle imprese associate.
Il Direttore ha infine segnalato che, per non far mancare il proprio supporto a chi ne avesse bisogno, quest’anno Confindustria Cuneo non chiuderà i propri uffici nel mese di agosto.
L’ingresso nel “nuovo mondo” post Coronavirus passa anche da questa scelta che non è soltanto d’immagine, bensì di sostanza.
c.s.