Museo della Ceramica di Mondovì: un catalogo riassume l’esperienza artistica de Il Bastione

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L'artista Lisa Redetti affacciata alle finestre del laboratorio del Museo della ceramica. MOMUC, Residenza artistica 2019 - il Bastione

Nell’estate dell’anno scorso 13 ragazzi provenienti da varie Accademie italiane e appartenenti al collettivo torinese Il Bastione hanno dato vita a una residenza artistica di 3 mesi nell’Unità produttiva del Museo della Ceramica di Mondovì, che si è anche concretizzata in una mostra: “Land Land Land”, realizzata in collaborazione con il Comune di Mondovì e il Rotaract di Mondovì.

Questa esperienza è ora riassunta in un bel catalogo – realizzato dal Museo della Ceramica e curato da Gianmaria Dellarossa – che è il risultato del progetto fotografico attivato durante la residenza con il desiderio di documentare e interpretare il lavoro degli artisti e del collettivo. Vi emergono le diverse tipologie espressive con cui è stata modellata, pitturata, cotta e trasformata la materia per realizzare un’opera d’arte. I differenti processi creativi danno la possibilità di osservare e catturare immagini inaspettate, che rendono questo volume una testimonianza tangibile del percorso che si nasconde dietro a un’opera d’arte prima che venga esposta negli spazi ad essa dedicati.

La residenza di tre mesi è stata una vera e propria fucina in fermento, che ha prodotto non solo opere singole e collettive, ma anche iniziative focalizzate sull’attivazione del tessuto urbano, come la mostra “Land, Land, Land” sviluppata in due edifici simbolo (Museo e Palazzo di Città) che si affacciano sulla Piazza Maggiore, elemento urbano anch’esso utilizzato come luogo per l’esposizione. Il Museo ha ospitato diversi lavori in ceramica realizzati dagli artisti durante la residenza, mentre nel Palazzo di Città una parte dell’esposizione è stata dedicata a ritrovamenti e nuove sperimentazioni. Proprio per coinvolgere la comunità, all’inizio del progetto gli artisti del collettivo hanno invitato la cittadinanza a prendere un caffè nei bar di Piazza Maggiore in alcune tazzine da loro realizzate.

cs