Nel 1959 Georges Moustaki, nome d’arte di Giuseppe Mustacchi, giovane musicista e paroliere di origine italo-greca, compone per Édith Piaf “Milord”. Il sodalizio artistico sconfina presto in una turbolenta relazione che culminerà con una cocente rottura per la Piaf, ma la canzone resterà uno dei suoi più grandi successi. Tradotta in varie lingue, vende migliaia di dischi, oltre che in Francia e in Italia, anche in Germania e Olanda. La partitura musicale è di Marguerite Monnot, la celebre compositrice che dal ’36 collabora con la cantante, a cui è legata da una sincera amicizia. Il tema della ragazza del porto che tenta di risollevare il morale dell’inglese elegante e facoltoso piantato dall’amata ha sedotto mezzo mondo. Indimenticabile la voce vibrante dalle tante “erre” arrotate, caratteristica inimitabile dell’artista. La melodia alterna un ritmo allegro e rapido con passaggi più lenti che sottolineano la drammatica malinconia. Il brano è stato poi interpretato con fortuna anche da Milva, Dalida e Liza Minnelli.
Articolo a cura di Ada Corneri