Da giovedì 23 luglio, alle 14,30, il Forte di Vinadio torna ad ospitare il Temporary Shop, giunto alla sua ottava edizione. Il negozio temporaneo offre ai residenti e ai turisti presenti in valle Stura l’occasione di conoscere e acquistare i prodotti dell’agroalimentare locale e i manufatti ad “alto contenuto di creatività” realizzati da 19 artigiani della provincia di Cuneo. Il Temporary Shop, organizzato dalla Fondazione Artea in collaborazione con il Comune di Vinadio, rimarrà aperto fino a domenica 23 agosto dal lunedì al sabato dalle ore 14,30 alle 19, la domenica, i festivi e la settimana di ferragosto dalle 10 alle 19. L’ingresso è libero e avviene dal ponte di Porta Francia. In osservanza delle prescrizioni per prevenire il contagio di Covid-19, è consentito l’accesso agli spazi fino ad un massimo di 10 persone contemporaneamente, con l’obbligo di indossare la mascherina. All’ingresso, inoltre, sarà presente un dispenser di gel igienizzante per le mani. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/959151 340/4962384 o visitare il sito www.fortedivinadio.com.
Il Temporary Shop è organizzato in due sezioni tematiche: artigianato artistico e prodotti tipici e di cosmesi. Il comune denominatore di tutto quanto viene esposto è la provenienza, rigorosamente “made in Cuneo”, per un’offerta che comprende oggettistica, produzione ceramica, accessori, liquori, miele, marmellate, oli essenziali, prodotti essiccati, erbe aromatiche, zafferano, aglio, biscotti… e molto altro ancora!
L’iniziativa, nata nel 2013, è fortemente correlata ai contenuti di “Montagna in movimento”, percorso multimediale allestito all’interno del Forte, che dedica una delle sue sezioni proprio alle nuove prospettive di vita in montagna. La provincia di Cuneo presenta infatti una forte personalità storica: i numerosi ricordi del passato che custodisce devono essere salvaguardati in quanto parte essenziale dell’identità di questi luoghi. Ne sono un esempio i numerosi mestieri artigiani che un tempo si praticavano, soprattutto nelle vallate alpine, e che sono andati via via scomparendo. Ma sono molti i giovani che negli ultimi anni hanno intrapreso un percorso per ricostruire una parte della storia delle loro famiglie, cominciando proprio da quei mestieri che svolgevano i loro avi. Riscoprono così un’abilità manuale che fa parte del loro DNA e la fanno rivivere, rimescolandola e adattandola alla modernità grazie alla loro inventiva e originalità.