Il volume «Favole e fatti», più recente pubblicazione di Ernesto Zucconi, edita da «Novantico», con la seconda parte delle centoquarantaquattro puntate uscite su «La Bisalta» (dalla 71 alla 144, «Uno studio libero dalle pastoie del mito», sul periodo tra il 1943 ed il 1945, formato è A4, centimetri 29×21, prezzo di copertina 30 euro, disponibile in edicole bovesane, come quella di Piazza Italia, e cuneesi), è stato presentato la sera di venerdì 4 novembre, nell’Antica Osteria di Madonna dei Boschi, in sala gremita.
Completamente esaurite sono andate le copie che lo studioso si era portato, incluse alcune del primo volume.
La direttrice della Bisalta, Rosaria Ravasio, assente per improrogabile impegno contemporaneo, ha voluto, comunque partecipare con scritto letto dalla poetessa cuneese Candida Rabbia presente.
Ha ringraziato il collaboratore Zucconi, ribadendone la stima nelle sue capacità di storico e redattore di rubriche delle pagine culturali del suo settimanale, compito già ricoperto col suo predecessore, Fulvio Basteris, recentemente scomparso, cui il volume è dedicato.
Lo studioso è riuscito a non perdersi, mantenendo sintesi e chiarezza.
Ha ricordato sua curiosità per la storia sin da bambino torinese, finito per costanti periodi di ferie in Valle Colla, e l’essersi reso conto abbastanza presto che nelle cronache della allora recente guerra partigiana non tutto tornava, come ancora adesso (con cronologie tuttora discutibili dei fatti del 19 settembre 1943, ad esempio).
Questa è stata la molla a dar inizio alle sue ricerche storiche, poi allargate alla Provincia ed alla intera Nazione (e Continente, per quanto riguarda alcuni studi), su questo difficile periodo…
Ha citato episodi del nostro Risorgimento per far notare come taluni fatti, non tra i più eroici ed edificanti, siano stati presi in considerazione solo adesso, dopo che per anni, si era preferito versione di «mito fondante» nazionale senza ombre, idilliaco, «immacolato»…
Molti dei presenti hanno continuato le riflessioni successivamente, in partecipato convivio, sin a tarda ora…