In concomitanza con la stagione di raccolta della frutta nell’area saluzzese, il Comando Provinciale Carabinieri di Cuneo ha disposto una serie di controlli a carico delle imprese agricole operanti nello specifico settore, con le finalità di contrastare il fenomeno del caporalato e del lavoro nero, nonché di accertare il rispetto dei protocolli sanitari di contenimento del contagio da Covid-19.
I servizi sono stati effettuati dai militari della Compagnia di Saluzzo, in collaborazione con il personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Cuneo, del Reparto Operativo CC del Gruppo Tutela Salute di Milano e degli Ispettori Territoriali del Lavoro di Cuneo.
I controlli, iniziati dal mese di giugno scorso, hanno interessato una vasta area del distretto agricolo saluzzese, dalla Val Varaita alla Valle Po, passando per le campagne di Saluzzo e Lagnasco.
Nel corso delle attività sono state ispezionate 40 aziende agricole operanti nel settore della frutticultura e controllati oltre 250 lavoratori, per la quasi totalità stranieri regolari di origine africana, impiegati nei campi nella raccolta della frutta.
Pur a fronte di un sostanziale, generalizzato rispetto delle norme in materia di lavoro, indicativo di un atteggiamento consapevole e responsabile da parte del mondo agricolo, sono comunque emerse delle irregolarità da parte di alcuni imprenditori agricoli, ai quali sono state comminate quasi 60.000 euro di sanzioni pecuniarie per la mancata osservanza delle norme relative alla regolarità delle assunzioni e delle retribuzioni dei lavoratori e di contenimento dei contagi nei luoghi di lavoro.
Inoltre, 13 braccianti sono risultati privi di un regolare contratto di lavoro.
I controlli saranno intensificati nelle prossime settimane, in occasione della raccolta delle pesche e delle mele.