Economia: la produzione manufatturiera cuneese in crescita (+1,9%) nel III Trimestre 2016 | Congiuntura industriale positiva in Piemonte:

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Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte ha diffuso oggi i dati della 180ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali.

La rilevazione è stata condotta nel mese di ottobre 2016 con riferimento ai dati del periodo luglio settembre 2016 e ha coinvolto 1.233 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 93.159 addetti e un valore pari a circa 54 miliardi di euro di fatturato.

 

Nel III trimestre 2016 prosegue il trend positivo dell’industria manifatturiera regionale. Dopo il +2,2%, registrato nel I trimestre dell’anno e la crescita dell’1,5% realizzata nel periodo aprile-giugno, nel III trimestre 2016 la produzione industriale piemontese si è incrementata del 2,7%. Questo risultato è stato il frutto di andamenti positivi in quasi tutti i principali settori, ma la crescita non ha riguardato la totalità dei territori provinciali.

 

Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello, commenta: “I dati del III trimestre ci restituiscono un Piemonte che può vantare una propria produzione industriale in crescita. Molti settori, tipici dei nostri territori provinciali, registrano andamenti positivi: dal tessile all’alimentare, dalle industrie elettriche a quelle meccaniche. A sollevare la media regionale, il capoluogo torinese, con un +5,3% rafforzato dall’andamento complessivo dei mezzi di trasporto. Questo è il momento in cui, nonostante le difficoltà finanziare che  coinvolgono gli enti pubblici, si dovrebbero continuare a mettere in campo politiche regionali e
nazionali di sviluppo e crescita delle nostre imprese. E noi, come Sistema camerale piemontese, continueremo a farlo in attesa di conoscere, a breve, il testo definitivo del decreto legislativo di riforma delle Camere di commercio che, ad oggi, ci continua a lasciare perplessi e preoccupati per il futuro”.

 

Scendendo nel dettaglio dimensionale d’impresa, emerge come le performance meno brillanti, in termini di produzione, abbiano caratterizzato le micro imprese (0-9 addetti), che hanno subìto una contrazione dei livelli produttivi, rispetto allo stesso periodo del 2015, pari al 2,1%. Le piccole (10-49 addetti) e le medie imprese (50-249 addetti) hanno evidenziato una crescita dell’output di analoga entità, rispettivamente pari a +2,6% e +2,7%. L’incremento più sostenuto dei livelli produttivi ha caratterizzato, nel trimestre in esame, le grandi imprese (realtà con più di 249 addetti) che hanno realizzato una crescita del 7,9%.

 

Conferme positive sullo stato di salute del comparto manifatturiero piemontese arrivano anche dalla maggior parte degli altri indicatori. Gli ordinativi risultano pressochè stabili sul mercato interno (-0,1%), mentre registrano un incremento su quello estero (+4,7%). Il periodo aprile-giugno ha evidenziato anche risultati moderatamente positivi per il fatturato: quello totale segna un +0,9%, mentre la componente estera si sviluppa dello 0,6%. Il grado di utilizzo degli impianti si porta al 66,9% dal 63,1% del III trimestre 2015.

 

L’aumento dell’output ha interessato quasi tutti i principali comparti produttivi, trovando, ancora una volta, nei mezzi di trasporto il settore trainante. Le imprese del comparto hanno evidenziato, infatti, nel periodo luglio-settembre, la crescita più elevata dei livelli produttivi (+20,3%). Cresce più della media piemontese anche la produzione delle industrie elettriche ed elettroniche (+3,2%), mentre appare il risultato manifestato dalle industrie alimentari e delle bevande (+2,7%) è in linea con il dato regionale. Dinamiche positive hanno accompagnato anche le imprese del comparto dei metalli (+2,1%), quelle meccaniche
(+1,7%) e della filiera tessile (+1,1%). Stabile il comparto della chimica gomma plastica (+0,0%) e quello del legno e del mobile (-0,1%), mentre risultano in flessione le altre industrie manifatturiere (-3,8%).

 

L’ottimo risultato messo a frutto dal comparto dei mezzi di trasporto è derivato soprattutto dalla forte crescita registrata dalla produzione di autoveicoli. Positivo anche il risultato espresso dalle imprese della componentistica autoveicolare, mentre una flessione dei livelli produttivi ha caratterizzato il comparto dell’aerospazio. La crescita della produzione industriale nel III trimestre 2016 non ha caratterizzato tutti i territori. La dinamica è stata fortemente positiva per il capoluogo regionale (+5,3%), grazie soprattutto all’ottima performance evidenziata dal comparto dei mezzi di trasporto. Anche per il novarese il risultato del periodo luglio-settembre 2016, sostenuto dal comparto metalmeccanico, è stato particolarmente incoraggiante (+4,0%).

 

Sempre in crescita, ma con un ritmo inferiore alla media regionale, i tessuti manifatturieri di Cuneo (+1,9%), Vercelli (+1,8%) e, in misura più contenuta, Biella (+0,5%). Una contrazione della produzione di modesta entità ha caratterizzato l’alessandrino (-0,6%), mentre hanno subito flessioni più pesanti il Verbano Cusio Ossola (-3,4%) e Asti (-3,7%), territori nei quali la quasi totalità dei comparti ha evidenziato dinamiche negative della produzione nel periodo in
esame.

 

c.s.