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«Alla vigilia della nascita del quarto governo non scelto dai Cittadini, è sconfortante notare come il Piemonte non solo sia scomparso, ma addirittura non sia mai entrato nella mappa delle emergenze con cui il presidente Mattarella ha giustificato la prosecuzione di questo Parlamento».
Così Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, sulle indicazioni espresse dal presidente della Repubblica in merito al nuovo Governo.
«Fra le priorità elencate dal Capo dello Stato, subito dopo la crisi del governo Renzi – osserva Gianna Gancia -, il ripristino post-alluvionale del Piemonte è stato il grande dimenticato; e il non detto, in questi casi, la dice lunga sul livello di attenzione che potrà essere dedicato dal premier Gentiloni e dai suoi ministri al tema degli interventi necessari e urgenti dopo gli eventi metereologici delle scorse settimane nella nostra regione. Non basta argomentare, come hanno fatto alcuni, che il riconoscimento dello stato di calamità sarebbe un atto di ordinaria amministrazione sganciato dalle sorti dei governi, perché l’esperienza concreta insegna che non è cosi. Auspico che siano ora il presidente Chiamparino e l’assessore Valmaggia a colmare il silenzio romano di cui gli alluvionati piemontesi e cuneesi sono così stati vittime per due volte».
c.s.
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