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Anche a Clavesana la nottata di maltempo ha lasciato strascichi pesanti. Le grandi piogge, l’allerta e la piena del Tanaro hanno riportato alla mente il 1994 e tutta la distruzione che ne conseguì.
Fortunatamente la situazione si è poi rivelata più leggera rispetto a quanto preventivato, sebbene i danni siano stati notevoli in alcune zone del paese. La nostra redazione ne ha parlato con il sindaco di Clavesana, Luigi Gallo, che ci ha spiegato come si è sviluppata la notte e i danni lasciati dal maltempo.
“Ieri sera la situazione sembrava tranquilla” spiega il primo cittadino, “poi è arrivato l’aggiornamento di allerta arancione e ci siamo organizzati. Alle 2 di questa notte ci siamo trovati in comune con tutta la Protezione Civile.
Alle 4.30 ci è stato comunicato che sarebbe arrivato un metro di acqua nel giro di un’ora. Si sarebbe trattato di una piena molto simile a quella del 1994. Prima che l’acqua raggiungesse le linee di emergenza abbiamo evacuato circa 150 persone dalle frazioni Generale, Gerino, Tetti e Goretti.
Una volta che la piena è passata ci siamo messi in contatto con la Provincia, ho emanato l’ordinanza di chiusura del ponte del Gerino che era già crollato nel 1994. Grazie alla Protezione Civile e ai Carabinieri la situazione è rimasta sotto controllo e tutto è andato bene, nei limiti del possibile.
Verso le 10 di questa mattina abbiamo riaperto il ponte e permesso alle persone evacuate di ritornare nelle loro abitazioni. Il campo sportivo ha però subito ingenti danni, alcune abitazioni hanno avuto le cantine allagate e le due centrali elettriche del paese hanno avuto seri problemi.”
Video Samuele Filippi su gentile concessione del Comune di Clavesana
